Il PD attraversa il momento peggiore della sua non ancora decennale storia (14 Ottobre 2007). Quello che doveva essere il partito innovatore, europeista con anima socialista (adesione al PSE solo sulla carta, paradossalmete proprio con la segreteria 2013-'17 Matteo Renzi, il Segretario più centrista dei centristi, forse anche oltre questo "steccato") con l'ambizione di unire la "politica cattolica e quella laica" oramai sta andando in pezzi. Il "sogno" di Walter Veltroni (anche se non si arrende), primo segretario dell'ibrido tra ex popolari e comunisti era quello di costruire un Partito all'amercana, come i Democratici di John Fitzgerald Kennedy (Presidente USA, assassinato nel 1963) aperto ad un nuovo mondo senza barriere, differenze sociali e di religione, il partito dell'uguaglianza e dei diritti, quello, anche dell'I Have a Dream di Martin Luther King o del "yes we can" del Presidente Barack Obama. Così non è stato. Il PD di Matteo Renzi è diventato una "DC in miniatura" con tanta confusione o al contrario, con idee fin troppo chiare sul dove andare ma che non si ha il coraggio di esprimere fino in fondo. In tutto questo, i parlamentari irpini, Valentina Paris (anche membro della Segreteria nazionale) e Luigi Famiglietti taccoiono. Ascoltarli durante il Congresso (iniziata la "fase") non servirà a nulla, eventualmente parleranno. Il momento in cui andavano date spiegazioni ai militanti irpini era durante il "travaglio". 

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