Avellino. Il Congresso del PD irpino sembra avviarsi verso l'espletamento. Non c'è ancora la data, dopo oltre un anno di "gestione direttoriale" e non si sa se si faccia prima o dopo quello nazionale (dovrebbe essere a precedere) anche se la regola vorrebbe che i "provinciali" si tengano successivamente, con quelli "commissariati" che si possono o potrebbero fare prima. Per quanto riguarda la segreteria irpina, siamo sempre nel solito "guazzabuglio": non è guidata da un commissario quindi si potrebbe fare dopo il 30 Aprile ovvero a seguito di quello nazionale. Cosa accadrà? Vedremo. Per quanto riguarda, i "piddini" irpini, l'essere in un qualche modo tutti renziani, come sembra venga affermato, questo non è vero e comunque appare come l'ammissione che nessuno ha una maggioranza solida tanto da eleggere il Segretario ed amministrare il partito con "tranquillità". Non è vero che si è tutti renziani perchè ci sono già dei "fuoriusciti" che seguono la "scissione romana" e questo è un dato al quale si aggiunge la "renzianità" con almeno 50 sfumature o contraddizioni. Molti sembrano dire che vogliono costruire un partito che superi il "dualismo" tra ex comunisti ed ex democristiani (per sintetizzare) con gli "infiltrati" socialisti che reclamano lo spostamento verso questi "valori". Questo "superamento" non è possibile neanche a "chiacchiere" (non il dolce di Carnevale) sia a livello nazionale che locale e ne costituisce prova l'abbandono da parte di esponenti e "frange" e soprattutto coloro i quali lasceranno il PD perchè questo accadrà; tanti "molleranno" Matteo Renzi, che verrà rieletto Segretario, non appena ci sarà una battuta o azione ritenuta "distante" dalle ragioni del sostegno precedente. In Irpinia, tornando ai nostri, il PD è costituito da soggetti che non hanno "caratterizzazione" propria ma seguono l'onda di presunti big che a loro volta seguono l'andamento "azionario" del partito nazionale. Democristiani, popolari, centristi che guardano a destra o a sinistra o addirittura da entrambe le parti; comunisti proletari e radical chic; socialisti "puristi" a parole ma nei fatti si adeguano più di altri alla maggioranza che si costituisce; chi guarda a un leader e chi ad un altro. Quale unità si può trovare con queste "sfumature"? Se dovesse uscire un candidato unico (intanto manca un giorno alla chiusura del tesseramento che già si può definire deludente - una conferma delle previsioni- ) alla Segreteria vorrebbe dire eleggere un "fantoccio" che tutti tirerebbero per la giacca tornando punto e a capo nel "casino" che vige da un pò.

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