"Qualche giorno fa ho dichiarato “siamo tutti renziani” a proposito del Congresso prossimo in Irpinia ma anche su quello nazionale. Questa, però, era solo e soltanto una provocazione verso tutti coloro che sono abituati a salire sul carro del vincitore”. Roberta Santaniello, presidente del Partito Democratico irpino ci rilascia questa "chiosa" a mettere il "punto" su quella che è diventata a seguire una solo una polemica. Tanti "politici" caduti nella "provocazione" della Santaniello, tra i quali anche Carlo Iannace? Questi pare sostenga l'unitarietà del Congresso ma pare evidente che non sia possibile perchè oltre allo "scontro" in atto dalla fine della Segreteria guidata da Carmine De Blasio, "caduta" in quel modo, con le dimissioni dello stesso a favorire un dialogo e un nuovo Congresso nell'immediato ma così non è stato (siamo ad oltre un anno, dallo scorso 18 gennaio 2016) e con il "Direttorio (Valentina Paris, Rosetta D'Amelio, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca) "accusato" di avere fatto a "brandelli" il Partito si aggiunge ora la "guerra" sull'esorbitante numero degli iscritti online nel tesseramento appena concluso (praticamente 1/3 del totale): "Benvenuto ai 2500 iscritti online ma frena sul voto al Congresso; Santaniello PD"; "Tessere online Tramontano ha mentito PD è dei "finanziatori"? Non ci sto De Feo"; "Tessere online PD No al Congresso per i "virtuali" Giovannello contro Tramontano". La "storia" sul Congresso irpino rischia di diventare, non tanto l'esempio di un "casus belli" ma la "plastica rappresentazione" di come la politica si "avviti" su se stessa opeggio, politicamente inteso, non voglia "aprirsi" al confrontro interno e con l'esterno. 

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