Avellino. In questi ultimi giorni, Chiara Maffei, socialista del PD è sotto attacco velato e frontale da parte di chi ha, in un qualche modo, per un tratto condiviso un cammino. Un percorso che di fatto si è interrotto quando la Segreteria provinciale della quale era la "coordinatrice" è venuta meno. Da allora, da un anno a questa parte, la Maffei, non ha fatto altro che difendere "solo" operato, opinioni e posizioni essendo sempre "chiara" sulla sua "matrice" socialista. Accusarla di "incoerenza" sembrerebbe fuori luogo. La Maffei che ha idee "radicate", presidente dell'Associazione "socialista" appunto, Radici Democratiche, continua a stare nel "recinto renziano" ma diciamolo apertamente, non può proseguire ("meraviglierebbe" il contrario), ideologicamente, con chi sostiene "figure" dell'area popolare, ex Margherita o "simili" (senza poi neanche dichiararlo apertamente, se non "virtualmente") soprattutto in un momento di "nuova costruzione" del PD irpino e nazionale visto che il 30 Aprile si terranno le Primarie che porteranno al nuovo Segretario che potrebbe essere lo stesso Matteo Renzi (sembra scontato al momento, almeno dalle prime votazioni nei circoli ove è cominciato il voto - non ancora ad Avellino - ) in competizione con Andrea Orlando e Michele Emiliano. Coloro i quali chiedono, "di nascosto e a bassa voce" alla Maffei di spiegare il perchè della scelta "pro Del Basso De Caro", coloro i quali l'attaccano velatamente o frontalmente dovrebbero sapere o quantomeno capire che la sua "scelta" non è stata "repentina", tantomeno un "voltafaccia"; anche se lo potrebbe sembrare, non è affatto così. Il suo avvicinamento al Sottosegretario alle Infrastrutture del Governo, prima di Renzi ed oggi di Paolo Gentiloni, il socialista, come lei, Umberto Del Basso De Caro, è "risalente" nel tempo; un dialogo infittitosi dalla scorsa Estate: "Dopo il ruolo di capo della segreteria del PD, ruolo che mi imponeva una certa diplomazia, finalmente torno a fare quello che mi piace e faccio da quando era una giovane donna, ovvero politica e seguirò il mio percorso. Chi ci sta, bene, altrimenti, le strade si separeranno, non ho nessun problema. L'amicizia è un conto, la politica è un'altra cosa. Una passione"; Parole che rendono evidente quale fosse il suo “intento” già qualche mese fa. Quanto alle posizioni relative al Congresso irpino la Maffei, che è entrata nella Commissione, continua coerentemente, oggi, ad essere "contro" il Direttorio (Rosetta D'Amelio, Valentina Paris, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca) così come lo è stata sin dall'inizio ed ha una posizione netta rispetto al tesseramento e alla strada che deve condurre alla elezione della nuova Segreteria. Certo, durante questo "tragitto" potrebbe accostarsi a chi in passato è stato "contro" ma bisogna anche qui leggere bene le "dinamiche" perchè se qualcuno ha fatto ritorno nel PD da vincitore (parliamo di Gianluca Festa), lo "schiaffo" non è stato dato alla Maffei ma al gruppo che sosteneva quella espulsione; Evidentemente "Mr DavVero" aveva ragione. In passato le idee "contrastanti" non sono mancate, tra la Maffei e Festa, questo, però, non significa che oggi siano o andrebbero ad essere "convergenti", anzi crediamo che rimarrebbero comunque due "rette parallele" ma "dialogare" superando i "personalismi" sarebbe un merito di entrambi, eventualmente accadesse perchè va sottolineato, almeno formalmente, al momento Festa avrebbe una sorta di "appoggio esterno" da Del Basso De Caro anche se "ipotizzare" una "collaborazione ufficiale" non sarebbe "innaturale"; si vedrà. Una posizione non attendista, quella della Maffei, al contrario di chi, riportano voci di corridoio, farebbe "pretattica" e sarebbe stato o sembrerebbe pronto a "fare il salto della quaglia" pur di rimanere a galla e al contrario di chi "aspetta certezze" prima di lanciarsi nell'agone. La socialista sembra voglia combattere a "mani nude" e col proprio "pensiero di sempre", anche se forse non "stupendo", chissà. La Maffei avrà tanti difetti ma non ha mai nascosto il suo "essere socialista". 

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali