Avellino. "Non è il tempo di pensare alla candidatura per la Segeteria provinciale. E' presto c'è un Congresso nazionale da portare a termine e le elezioni al mio Comune". Così il Sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, tra i primi cittadini più apprezzati per il suo impegno, la sua presenza concreta sul territorio stando vicino alle persone (come ha dimostrato nel corso dell'emergenza neve di questo inverno) ed esponente renziano del Partito Democratico in merito alle voci che abbiamo racolto nel corso della Convenzione provinciale per il Congresso nazionale relative alla ipotesi di una sua candidatura alla guida del PD irpino. Suoi amici o compagni lo vedrebbero in quel ruolo in quanto se lo merita perchè oltre ad essere un apprezzato Amministratore ha, misurandosi con le "regionali" del 2015, dimostrato di saper catturare la fiducia ad "ampio raggio" conquistando allora 8156 preferenze ed inoltre chi ha così tanto "peso" deve prendersi ulteriori responsabilità soprattutto in un momento di crisi della politica, di crisi del PD irpino. Palmieri, viene visto da diversi esponenti come figura di "raccordo"le varie "anime" del partito, l'uomo che potrebbe mettere fine a "guerriglie" interne, il candidato che potrebbe raccogliere sostanziale unanimità ma su questo va anche detto, quanto ci è stato riferito  già qualche giorno addietro, ossia che Palmieri, molto vicino al parlamentare Luigi Famiglietti (uno dei quattro membri del Direttorio - con Rosetta D'Amelio, Valentina Paris ed Enzo De Luca) potrebbe anche essere l'espressione di una parte, "parte" non ancora, secondo alcuni ben definita e secondo altri che potrebbe propendere verso l'area vicina ad Umberto Del Basso De Caro. Se Palmieri dovesse scendere in campo le possibilità di un "Segretario di pace o almeno che porti alla deposizione delle armi" si verrebbe a creare con forza.

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