Avellino. E’ "braccio di ferro" sulla data del Congresso provinciale del PD irpino tra l’area "Maffei – Del Basso De Caro" e quella "D’Amelio – De Luca". Anche se il “silenzio” domina perché apparentemente presi dal Congresso nazionale con le Primarie del 30 Aprile in realtà sottotraccia si sta consumando una vera e propria battaglia politica per “spuntarla” sulla data del Congresso provinciale. Due i periodi temporali “pomo” della discordia: Estate o Autunno. L’area che fa capo a D’Amelio - De luca, tra l’altro, due dei quattro membri del Direttorio spinge, di fatto, per la celebrazione entro l’Estate in quanto al voto prenderebbero parte solo e soltanto gli iscritti del 2016, quelli che non rientrano, per dirla in breve, nei dettami della “delibera nr 36”, andando ad escludere, di fatto gran parte dei tesserati online che per una “disquisizione” sarebbero tagliati fuori ("clicca" andando a leggere la "delibera" in questione).  Al contrario, spinge per l’Autunno (Congresso che potrebbe tenersi entro Dicembre assieme a quello regionale a scadenza naturale, come lo avrebbe dovuto essere quello nazionale) l’area Maffei – Del Basso De Caro in quanto con i “nuovi numeri” del tesseramento dello scorso Febbraio vede nettamente in proprio favore lo spostarsi dell’ago della bilancia.  A questo punto, visto che il Congresso non si è tenuto subito dopo o in tempi “ragionevoli” alla “caduta” della Segreteria provinciale (Segreteria gestita politicamente come Foti gestisce il Comune, la “sferzante” battuta di qualche piddino deluso o incazzato su entrambi i fronti, via Tagliamento e piazza del Popolo), avvenuta nel Gennaio del 2016 è giusto che venga data a tutti l'opportunità di esprimersi, visto che sono “passati” due tesseramenti. In buona sostanza chi aveva in mano la possibilità di portare a Congresso il partito, non lo ha fatto e per questo, ora deve assumersi la responsabilità di far prendere tutti parte al voto, anche rischiando a proprie spese, quindi di poter perdere la Segreteria del PD, perché di fatto, almeno ¾ del Direttorio (più la Paris agli altri due) stanno dalla stessa parte (su Famiglietti ancora qualche indecisione nel collocarlo ma ne “parleremo” tra qualche "battuta") hanno gestito e gestiscono il partito da 15 mesi, oramai. Dicevamo di Famiglietti, qualche settimana fa ci fu detto che questi sarebbe ancora indeciso, o lo era. In realtà, potrebbe propendere per l’area Maffei - Del Basso De Caro con la eventuale candidatura di Beniamino Palmieri, il quale ad una nostra domanda sul “tema” ha glissato, clicca e leggi qui. Palmieri, ribadiamo, qualcuno lo ha dato o lo darebbe come candidato unitario ma questa eventualità, sarebbe, per le due aree, un “darsi” la “zappa sui piedi”. Il Congresso nazionale, nel quale gli irpini sono tutti “renziani”, almeno quelli dei due principali "schieramenti" locali, potrebbe dire qualcosa in più sui tempi del Congresso locale ma il confronto-scontro deve esserci e non per addivenire ad un “incontrarsi”.

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