Atripalda. Questa mattina i delegati della lista civica ‘ScegliAmo Atripalda’ hanno depositato la lista, il logo e il programma elettorale presso il Comune di Atripalda. Il committente responsabile della lista Domenico Del Gaizo insieme al delegato Federico Alvino si sono presentati al comune, intorno alle 11:30, per espletare tutti gli adempimenti burocratici, grazie alla supervisione del segretario comunale Beniamino Iorio. La squadra capeggiata dal candidato sindaco Giuseppe Spagnuolo, in queste ore si è già riunita per programmare una serie di iniziative pubbliche. Il primo appuntamento ufficiale per presentare i candidati e il programma amministrativo si terrà domenica 14 maggio, alle ore 11, presso la sede del comitato elettorale in via Roma. Questi i nomi dei candidati alla carica di consigliere: Salvatore Antonacci, Massimiliano Del Mauro, Ciro De Pasquale, Anna De Venezia, Giuliana De Vinco, Antonella Gambale, Marco Genovese, Antonio Iannaccone, Roberto Mattiello, Vincenzo Moschella, Mirko Musto, Anna Nazzaro, Nancy Palladino, Costantino Pesca, Antonio Troisi e Stefania Urciuoli. Candidato sindaco: Giuseppe Spagnuolo. Una lista composta da esponenti con riferimento UdC, da qualche espressione di derivazione PD ma anche Forza Italia (sulla carta è una lista civica). La partecipazione di De Pasquale poteva essere politicamente prevedibile (essendo egli "centrista", matrice popolare, vicino al PD di Aldo Laurenzano, all'epoca della sindacatura del medico). La presenza di Antonacci vista la sua "marcata" appartenenza passata non era del tutto aspettata mentre quella della Palladino poteva essere "attestata" più in una lista altra PD, magari con il Sindaco uscente Spagnuolo, non con Tuccia, ragioni da "pescare" nella "storia" politica di qualche tempo fa. Altra sorpresa, ma non troppo, è quella di Costantino Pesca. PD e UDC vengono da un'alleanza deflagrata nella Città del Sabato ma da "accordi" in altre realtà irpine nella scorsa tornata (2016) quindi qualcuno potrebbe pensare: "nulla di nuovo" ma in realtà è il modo in cui sono maturate queste convergenze ad essere "strane", perchè provocate da rotture nel proprio partito più che da sintonie programmatiche. Un Partito Democratico a questo punto "frastagliato, se non a pezzi" con l'attuale Sindaco Paolo Spagnuolo che dovrebbe correre da solo e Luigi Tuccia fare altrettanto.

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