Continua la guerra sotterranea all'interno del Partito Democratico irpino, Il Congresso anticipato che è già in ritardo di un anno rischia di non vedere la luce se non a scadenza naturale, Ottobre con quello regionale. Si spinge, qualcuno ci riferisce, "fintamente" per farlo entro Luglio ma in realtà persiste la distanza tra la parte che fa riferimento al sannita Umberto Del Basso De Caro con Chiara Maffei socialista come il Sottosegretario alle Infrastrutture (area composita) riferimento dello stesso, infatti, dopo essere stata membro nella Commissione per il Congresso nazionale è oggi parte dell'Assemblea del PD guidato da Matteo Renzi; area questa con dentro l'onorevole Luigi Famiglietti che porta in "dote", la candidatura probabile di Beniamino Palmieri e la parte che fa riferimento a Rosetta D'Amelio con dentro Enzo De Luca, Valentina Paris e Roberta Santaniello. Il "nocciolo" della questione rischia di essere indigeribile per qualcuno. Infatti, si battaglia sulla "platea" degli iscritti che dovrà partecipare al voto: se quella 2016, gli iscritti saranno attorno ai 7000 con dentro 500 online rispetto ai 2000 mentre se quella del 2017 (anno al quale hanno "prelazione" gli iscritti online - 1500 -  a Febbraio che hanno pagato i 15 euro della tessera dopo il 28/2, di fatto non confermando l'adesione perchè, per farla breve, iscrizione online al 28 (anche alle 23.59) non "combaciava”, non poteva, con quella del pagamento del bollettino il giorno o nei giorni seguenti). Questo è un disguido che non dove essere “contemplato” ma è al tempo stesso un’anomalia in quanto, ci viene detto, la corsa al tesseramento online è avvenuta nelle ultime ore e per questo bisognerà fare un nuovo tesseramento e quindi si dovrebbero pagare altri 15 euro a distanza di pochi mesi e questo a tanti, se  non a tutti, non va giù. Che sia un’anomalia, quella dei tesserati online, verrebbe confermata, secondo quanto ci riferiscono, dal fatto che alle Primarie del 30 Aprile la corsa al voto non vi è stata, quindi significherebbe che questi hanno, o avrebbero interesse solo a votare per il Congresso, quindi per il Segretario provinciale (scalata?). Se ne potrebbe saper qalcosa di più la prossima settimana. Altra cosa da tenere in considerazione è che molti circoli provinciali non hanno il Segretario e la "lotta" è anche sul "mettere su" un Segreteria cittadina che manca da troppi anni e questo è "causa" di molti dei "mali" sofferti dal Sindaco Giuseppe Galasso e dall'attuale, Paolo Foti (anche di suo, politicamente ce ne ha messo per "fare male"). Un PD che sta facendo male come dimostrano ulteriormente le liste nei 13 Comuni chiamati al voto l'11 Giugno. Qualcuno si chiede, chi si prende questa "gatta da pelare"? Chi deciderà con quale “platea” votare”? Soprattutto considerando che ancora non è stata nominat la squadra che affiancherà Renzi. Gli organismi del PD nazionale non sono ancora completi. Deciderà la Segreteria regionale? In pochi ci credono visto i “problemi” che ha con la “sezione” di Napoli e quanto “peso” effettivo abbia dopo l’annunzio fatto dalla Segretaria, Assunta Tartaglione, che si sarebbe tenuto il Congresso irpino entro Marzo. Qualcuno pensa che si “tirerà ancora a campare” e si farà come al Palio di Siena, dove l’ordine di partenza dei fantini con i loro cavalli, rimane segreto sino alla fine e nella fase che precede la partenza si possono stringere accordi e stabilire strategie. Insomma, si pensa prima a far perdere la contrada avversaria che non a far vincere la propria. E’ quello che succede nel PD irpino, fare in modo che nessuno vinca, infatti, almeno al momento, non è immaginabile eleggere, votare un Segretario che sia “unitario” e quindi l’importante sarebbe, mantenere una “ingovernabilità” dove tutti “racimolerebbero briciole" e cercare di avere “voce” nella scelta dei candidati a Sindaco di Avellino e alle Politiche, soprattutto se dovessero tenersi a scadenza naturale, Febbraio 2018. Candidature, che, il “borsino” attuale vede la riconferma degli uscenti Paris e Famiglietti, con l’ambizione a tornare di De Luca, ancora. In realtà la “partita” per le Politiche potrebbe “mietere vittime", far rimanere molti con l’amaro in bocca, soprattutto a qualcuno che già la sta “assaporando”.

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