"Siamo ad un tornante della vita politica italiana ed europea in cui i cittadini chiedono di partecipare, di prendere in mano il loro destino di fronte ad una crisi economica che logora i diritti e il lavoro. La politica di fronte alle difficoltà non sempre riesce a rispondere, a volte elabora una soluzione semplice per una questione complessa. Ad esempio sui voucher: non bastava disinnescare un referendum popolare. Si sarebbe dovuto dare l'opportunità ai cittadini di esprimersi. Per questo, c'è bisogno di un megafono che dia loro a voce: un nuovo centrosinistra che abbia il coraggio di declinare le parole Europa, lavoro, diritti, corruzione, ambiente, partecipazione". L'analisi politica e gli auspici di Nicholas Ferrante, delegato convenzione nazionale PD e Franco Iovino, membro assemblea nazionale PD. "I populismi pizzicano le corde della paura, spostando il problema altrove. E i partiti? Fino ad ora hanno corso dietro agli slogan facili, facendo a gara a chi la sparasse più grossa. Ai sussidi per tutti, bisogna rispondere con lavoro per tutti. Ma che sia un lavoro che rispetti la dignità, il sacrificio. Un centrosinistra degno di questo nome oggi alzerebbe la voce contro gli speculatori: un lavoratore non va assunto soltanto se piovono a pioggia sgravi fiscali. Proviamo a metterci nei panni di quel lavoratore che da un giorno all'altro viene buttato in mezzo ad una strada? In cosa può credere più? Vogliamo essere dalla sua parte. Per questo condividiamo le preoccupazioni espresse in questi ultimi giorni da Veltroni, Prodi, Letta, Bindi: un PD che guarda a destra, o ambisce ad alleanze di governo di questo tipo, non farebbe altro che rinnegare lo spirito ulivista. Oggi più che mai c'è bisogno di chi sappia pronunciare con forza le parole: diritto del lavoro, articolo 18, sistema universale di sanità e istruzione, lotta alla corruzione, Europa. Abbiamo il timore che un governo PD - Forza Italia possa avere uno spirito doroteo, di impasse nell' impasse. Di fronte all'impoverimento della nostra società non servono alchimie elettorali, ma avere il coraggio di sfidare il presente con i nostri valori. Confidiamo infine nel tentativo di Giuliano Pisapia nella costruzione di un fronte largo e plurale, che sappia ritrovare il valore della sintesi tra le diverse esperienze ecologiste, civiche, cattoliche e progressiste che abbia come avversari la destra, la demagogia e il populismo".

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