Il Congresso provinciale potrebbe finire in una guerra di ricorsi e così dovrebbe essere se verranno mantenute le "linee programmatiche" delle aree con riferimento, l'una con riferimento il Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro e l'altra che si richiama a Gianluca Festa. Il Congresso sembra essere stato fissato per il 23 Luglio ma ad ora non c'è comunicazione alla Commissione provinciale congressuale presieduta da Giuseppe Di Guglielmo e nella quale sono presenti; Andrea Festa vicino alla Roberta Santaniello, Lara Lanni alla Presidente del Consiglio regionale Rosetta D'Amelio, Franco Pascale rappresentante dell'area di Enzo De Luca, Susanna Iannaccone per l'area Festa, Antonio Lavanga per Famiglietti (C'era anche Lorenzo Preziosi, Segretario provinciale dei Giovani Democratici). Manca quella di Del Basso De Caro, in quanto Chiara Maffei si è dimessa in quanto eletta all'Assemblea nazionale e quindi come ci ha dichiarato, essere incompatibile. A questo punto "Del Basso De Caro" deve o dovrebbe indicare un suo rappresentante ad integrare la Commissione e quindi andare a discutere il regolamento per il Congresso che è stato "approvato" dalla Segreteria regionale ma come detto, non ancora inviato in Irpina. Viene subito fatto notare che Andrea Rossi, Responsabile nazionale dell'Organizzazione PD nel condividere la necessità del tenere un Congresso ha indicato quali partecipanti al voto anche gli iscritti online, al 28 Febbraio che "dimostreranno" bollettino alla mano di aver pagato i 15 euro. (ma non dovrebbe esserci una anagrafe informatizzata ai tempi del renzismo?) mentre nel regolamento stabilito sul territorio, a Napoli non vi è questa menzione, anzi sembrerebbe li escluda ma a Di Guglielmo questo documento non è arrivato ancora. Se così fosse, stando alle dichiarazioni e alle battaglie per il tesseramento e riconoscimento degli online, l'area di Del Basso De Caro e quella di Festa dovrebbero reagire con "carte bollate" ed allora se ne vedrebbero delle belle. Se Del Basso De Caro non dovesse indicare un nome nella Commissione congressuale sarebbe già un indizio mentre se lo facesse potrebbe essere l'ipotesi di un "accettare senza entusiasmo" e giocarsi tutto nella presentazione delle liste che dovrebbe essere entro il 3 Luglio ma senza l'indicazione di un candidato Segretario, così come per le altre aree che andrebbero, di fatto a "pesarsi" eleggendo un Segretario debolissimo che dovrebbe essere Beniamino Palmieri. Famiglietti, col "suo" candidato, otterrebbe una vittoria agli occhi di Luca Lotti ma sul campo il PD si "sconquesserebbe" ulteriormente perchè la lotta che si dovrebbe tenere, sarebbe in soli 20 giorni (elezioni dei segretari di circolo e discussione sul territorio) per ottenere delegati all'Assemblea provinciale e membri nella Segreteria, tutto in vista delle candidature alle Elezioni Politiche, tanto per cominciare.

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