"In queste ore registriamo ancora polemiche interne al PD. Non è una novità, ma mi dispiace molto. Soprattutto per gli iscritti, per i militanti, per gli amministratori che non meritano le polemiche del gruppo dirigente nazionale. Non intendo alimentare anche io questo dibattito autoreferenziale pieno di "Ci vuole la coalizione, ci vuole l'Unione Bis, ci vuole il caminetto tra correnti". Perdonatemi, ma non è il mio campo di gioco. 
Noi abbiamo vinto le primarie con quasi due milioni di partecipanti chiedendo di discutere di lavoro, di periferie, di tasse, di casa e ambiente, di sostegno alla maternità. 
Di come cambiare l'Europa ridandole anima e fiducia. Più investimenti in cultura e meno fiscal compact, abbiamo detto. 
Su questi temi parliamo con chiunque. 
Vogliamo stare in mezzo alla nostra gente, a discutere, confrontarci, proporre. 
Ma se invece qualcuno vuole riportare le lancette al passato quando il centrosinistra era la casa delle correnti e dei leader tutti contro tutti, quelli che al mattino stavano in consiglio dei ministri e al pomeriggio in piazza a manifestare contro il Governo, noi non ci siamo. 
Noi staremo fuori dal recinto delle polemiche, non litigando con nessuno e discutendo solo dei problemi degli italiani. 
Mi sono autoimposto la moratoria sul tema della coalizione, la suggerisco a tutti: fa bene alla salute e aiuta a concentrarsi sui problemi veri. Il dibattito su cespugli e cespuglietti lo lasciamo agli addetti ai lavori. Noi parliamo dell'Italia che oggi - dopo tanti provvedimenti che abbiamo approvato insieme - vede ritornare verso i massimi il livello della fiducia di consumatori e di imprese. Non ci fermiamo e non faremo fermare l'Italia. 
Come ci hanno chiesto migliaia di persone: Avanti, Insieme".

Matteo Renzi, Segretario nazionale del PD torna a distanza di poche ore sull'analisi del voto che ha portato il PD ad una sonora sconfitta nei 111 ballottaggi di Domenica scorsa. Renzi, dopo una parentisi aperta appena prima del voto, sulla possibilità di "dialogare" con una "tratto" della Sinistra, del centrosinistra fa di nuovo, una delle tante, inutile ricordale, retromarce. Non vogliamo dilungardi. Egli dice che alle Primarie è stato votato da due miliioni di persone oltre a numerosrissimi iscritti. Dovrebbe chiedersi quanto realmente credevano in lui. Dice inoltre: "Non ci fermiamo e non faremo fermare l'Italia", ebbene non si è accorto che da dopo le Elezioni Europee del 2014 e soprattutto con il Referendum sulle Riforme del 4 Dicembre 2016 è l'Italia che sta "fermando" lui.

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