"Rispetto ad un Paese che chiede esempi politici di responsabilità capaci di dare risposte concrete mi sarei aspettato un superamento almeno in parte dell'individualismo e personalismo sfrenato rispetto al "collettivo" ma mi rendo sempre più conto che la mia è una utopia". Chiara Cacace esponente del PD di Avella, membro della Segreteria dimissionaria di Carmine De Blasio, ci rilascia questa dichiarazione sul "congresso provinciale amletico". "Mi sarei aspettata che dopo una pausa rispetto a tutto e ad ogni ambito di indirizzo e di linea politica questo PD irpino si sedesse per ragione e farlo partendo da una democrazia partecipata come quella che si può e si deve consumare nell'Assemblea. Cosi non è stato e ancora una volta noi della base ed in questo riconosco anche le mie colpe; "attendiamo gli ordini" da militanti soldatini; ironizza amaramette la giovane esponente del Mandamento. Ma provocatoriamente vorrei sottolineare che la gente, il Paese ed il popolo che ci osserva non ha problemi a giudicarci e punirci ed allora con questi deludenti presupposti faremo il Congresso. A quanto pare come sempre accade se pensi di aver toccato il fondo beh si può sempre raschiare ed il risultato è che in casa di altri ci si organizza per ridimensionarci. Ci vorrebbe responsabilità, coerenza e sacrificio per guardare avanti con presupposti diversi. Questa volta, conclude la Cacace, voglio regole chiare e condivise. I presunti generali non si appuntino medaglie per i combattimenti dei “soldatini”. Loro sono colpevoli delle sconfitte. Arrendetevi alla base, agli iscritti, al bene del PD”.

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