Avellino. "Come definito nell’ultima riunione della Commissione provinciale per il congresso, domani, Giovedì 6 luglio 2017, si sarebbero dovute tenere presso la sede della Federazione provinciale (via Tagliamento) le procedure di riconoscimento degli iscritti online. Inoltre, l’ultima seduta della commissione provinciale ha prodotto un ulteriore quesito, inviato al Partito nazionale, sul quale ad oggi non è pervenuta alcuna comunicazione in merito: 

1)    alle spettanze economiche che da mesi stanno mettendo in difficoltà l’ordinaria gestione e funzionamento del partito dato il mancato rimborso ai circoli territoriali;

2)    alla nomina di un rappresentate nazionale che dovrà essere componente della commissione per il congresso.

Sono in oltre pervenuti ricorsi che riguardano la certificazione della platea congressuale ed una comunicazione da parte della commissione di garanzia regionale con l’integrazione di ulteriori iscritti. Per queste ragioni, prendendo atto dell’impossibilità di perfezionare le adesioni online, non essendo pervenuto, al momento, nessun elenco ufficiale dal partito nazionale, convoco per domani sera (Giovedì 6 Luglio, ore 18.30) la commissione provinciale per il congresso, per garantire il buon funzionamento dei lavori che ci dovranno portare a celebrare il congresso provinciale". Giuseppe Di Guglielmo, presidente della Commissione congressuale.

NdR: Di Guglielmo "parla" nella nota, di garantire "il buon funzionamento dei lavori che ci dovranno portare a celebrare il congresso provinciale"; ebbene, per come scritto, vuol dire che il Congresso si terrà il 23 Luglio come emerso lo scorso Lunedì, visto che come dichiarato da Bruno Gambardella, "il treno è partito". Se domani, dovesse esserci un rinvio, potrebbe sembrare l'ennesima giravolta di questo PD verso il Congresso e non solo. La "pregiudiziale" sembrava essere quella delle iscrizioni online in quanto, le altre due erano ovvie, con la prima, quella sul "ristoro", ai circoli che non crediamo possa influire sul fare o no il Congresso (se mancano i soldi, ve li prestiamo noi previa ipoteca della sede di via Tagliamento e sulla sede romana, nazionale, del PD) così come quella del "garante" del quale ci si ricorda solo oggi. Porebberro sembrare dei "ricatti politici", delle "scuse per non farlo". Dicevamo, la "pregiudiziale univa e reale" doveva essere quella degli iscritti online, ovvero che queste persone, in carne ed ossa, se ci sono, dovessero o meno votare". Visto che l'elenco non è pervenuto, ci si potrebbe chiedere: Ci sono o no questi iscritti? Cosa avete certificato dal 1° Marzo in poi? Quando avete, dichiarato da Avellino, Napoli, Roma, il numero di "online" attorno ai 2000, con Lorenzo Guerini, allora vice di Matteo Renzi alla Segreteria nazionale, che ne aveva anticipato, in un primo momento, un 500, su quali base li avete certificati? Non avevate tra le mani un elenco? Come mai spuntano altri eventuali iscritti online, come riporta Di Guglielmo, se non c'è un elenco? Fate prima a lanciare questo appello: "Chi ha il "bollettino" corra al Partito". A questo punto, visto che l'iter è partito, solo la Commissione di Garanzia, regionale o Nazionale (meglio) che sia, può o dovrebbe bloccare e rinviare.

A conferma di quanto diciamo e chiediamo ecco un esempio "Addo' stanno"?: "Benvenuto ai 2500 iscritti online ma frena sul voto al Congresso; Santaniello PD". Il numero poi è sceso di qualche decina ma oggi sembra di nuovo aumentare. Gli iscritti "cartacei", sul posto, sono, 6848: "Tesseramento PD; Meno di 7000 iscritti".

NB: "Parlate" di iscritti online e bollettino ma ci sono anche coloro che hanno pagato con carta di credito. Vogliamo fare la distinzione tra quelli rientranti nelle due modalità di pagamento? Siete in grando di mettere, come dicono, ad Atripalda sembra, 'o singo, 'n terra"?

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