Il Congresso irpino del Partito Democratico ha ancora in calendario la data del 23 Luglio per l’espletamento ma questa col passare delle ore sembra allontanarsi sempre di più. L’Autunno potrebbe essere il tempo giusto, in concomitanza col Congresso regionale, almeno da scadenza mandato della Segreteria guidata da Assunta Tartaglione. Umberto Del Basso De Caro, il Sottosegretario alle Infrastrutture, riferimento e vero leader dell’area con, tra le punte di diamante, Livio Petitto, Presidente del Consiglio comunale di Avellino, il quale è nella Commissione per il Congresso; Raffaello De Stefano, Presidente ACS; Caterina Lengua, vicesindaco di Cervinara e vicepresidente dell’Ente Provincia; Chiara Maffei, Enza Ambrosone ed il Primo Cittadino di Sant’Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole, oramai non si “accontenta” più dello slittamento dell’appuntamento. Vuole molto di più, vuole la testa del Direttorio; la “Caporetto”, la “Waterloo” del Quadrumvirato composto da Valentina Paris, Rosetta D’Amelio, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca. Per questo lo scontro si “acuirà” sempre di più nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Di sicuro i quattro cercheranno in tutti i modi di “resistere” tentando il “mantenimento della data congressuale”. Se così non fosse per loro sarebbe una sonora sconfitta. La Paris, quale parlamentare “orfiniana”, espressione dei “Giovani Turchi” oramai “vecchi, stanchi e quantomeno dimezzati nelle fila” vedrebbe scendere di molto le proprie quotazioni al “Nazareno”. Infatti, già non è più membro della Segreteria nazionale (Responsabile Enti prima ed Attività Produttive poi). E’ stata poco presente, almeno così appare a tanti, sulle vicende politiche locali, tra le quali quella amministrativa del Comune di Avellino con le continue fibrillazioni, ultima di queste ore con le “nuove ed ancora” annunciate dimissioni del Sindaco Paolo Foti; si nota che dopo l’inizio del secondo mandato Renzi alla Segreteria, senza l’atripaldese, ma sarà una coincidenza, questa ha iniziato ad essere più “loquace”. D’Amelio, sembrava volersi dimettere dal “quadrilatero” ma non lo ha mai fatto, vicinissima al Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, perderebbe molto dal punto di vista dell'immagine, dell'apparire all’elettorato e “peserebbe” meno all’interno dello stesso partito, “sconfitta” che si andrebbe ad aggiungere a qualche “defaillance” ed accordi “troppo demitiani” non “digeriti” da una larga fetta del partito. Famiglietti, verrebbe ad essere quello che "sconterebbe" di più soprattutto dopo avere “sbandierato” via social la data del Congresso. Quanto a De Luca, l’ex Senatore, per questi, sarebbe “solo” un altro “colpo” dopo quelli, tra altri, della non riconferma in Parlamento e la non elezione in Consiglio regionale. Ci si gioca molto, checchè se ne dica, sulle candidature alle prossime Politiche, indipendentemente dalla Legge Elettorale, cambiata o “limata” che dovesse eventualmente essere. Paris e Famiglietti, dovrebbero avere il “vantaggio” degli “uscenti” ma non è detto sia cosa scontata la riproposizione nella casella giusta per la riconferma visto gli ultimi accadimenti anche se va detto che l’ex Sindaco di Frigento è “entrato nell’orbita” del renziano della prima ora, componente del cosiddetto “giglio magico”, Luca Lotti, Ministro dello Sport, quindi potrebbe godere di qualche "benevolenza". La D’Amelio, dovrebbe volere “chiudere” in bellezza la propria “carriera” politica provando il “grande salto” e per questo non è detto che basti la vicinanza al Ministro e vicesegretario nazionale Maurizio Martina. Per questi motivi lo “scontro” si sta accendendo sempre di più. Del Basso De Caro, la sua area irpina punterà a portare, almeno un elemento a palazzo Madama o Montecitorio. I “decariani” in Irpinia mica “so’ fessi”? Quali potrebbero essere i nomi “papabili” da affiancare al sannita? Si è parlato di Petitto da candidare alle prossime regionali, quindi tra tre anni ma sarebbe troppo il “tempo da ingannare” anche perchè non è l'uomo dal "campanellino in mano", come diceva qualcuno, a propoosito del suo ruolo a palazzo di Città, ma oggi ha le "chiavi" di Avellino, i voti li ha sempre avuti ed oggi ha visto aumentare il suo bagaglio. Crediamo, comunque, Del Basso De Caro e la sua area punteranno su una donna; Due i nomi: Repole ma soprattutto la Lengua. Entrambe “ricche” di esperienza politico-amministrativa, con la “caudina” che è stata anche Segretario provinciale del PD. “Parlano” poco e dicono le cose giuste al momento giusto. La Lengua dovrebbe avere qualche chances in più, anche per la età giovane e perché rappresenterebbe un territorio "cerniera", di “confine” tra l’Irpinia ed il Sannio che bene si “sposerebbe” con le attuali dinamiche politiche. Insomma, Caterina Lengua, giovane, preparata, diligente con tutte le carte in regola per “giocarsi” un posto.

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