Avellino. “Prima di me in Irpinia si camminava tra i boschi con canne di bambù per aprirsi il sentiero”; Sembrano le parole che ha ascoltato “certa politica” irpina, dal Presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto questa mattina ad Avellino (in Irpinia viene spesso il Sabato, ma perchè?) per illustrare i progetti sulla viabilità che prevedono finanziamenti per 214 milioni. Pare che confondano il Governatore con l’imitazione che ne fa alla grande Maurizio Crozza. Quello che avete visto, cari “politici” irpini (almeno ad alcuni) non èera "Crozza nel paese delle meraviglie,è purtroppo l'Irpinia che "meraviglia") è il “vero” De Luca, l’ex sceriffo e Sindaco di Salerno. Quanto ha “portato” questa mattina non è un “dono” o il frutto del lavoro di questi ultimi due anni ma è il “coronamento” di progetti in itinere, cantierizzati (anche per pochi tratti e questo è uno dei tanti "drammi"), molti di essi da anni, anche un ventennio? Diciamo bene? Perché, oggi, nel 2017 l’Irpinia è di fatto estromessa e continuerà ad esserlo, dai grandi assi viari e ferroviari?  Voi politici irpini, che avete occupato ruoli importanti in Regione, sia di indirizzo che di operatività vi chiedete perché l’Irpinia è così “arretrata” con conseguenze disastrose sulle possibilità di investimento industriale? I fondi necessari all’avvio ed al completamento dei progetti, come mai non siete riusciti a “rastrellarli” anni fa? Come mai, opere di cui vi è urgenza non si progettano? Cari politici irpini, vogliamo parlare del “dramma acqua”, nella “capitale” dell’oro blu? Dei “trasporti” tagliati e che costano sempre di più? Vogliamo parlare delle scuole e del loro stato? Vogliamo parlare dei rifiuti? Vogliamo parlare della Sanità? Vogliamo parlare del lavoro (vi dice qualcosa questa “parola”, la-vo-ro, quindi il rapporto occupazione-disoccupazione? Cari politici irpini (molti sono invecchiati nella politica ed altri, i "giovani" sembrerebbe vogliano invecchiarcci dentro), voi non dovete essere la "platea adorante", farvi foto, selfie, baci ed abbracci, ma gli attori, i protagonisti di una produttività per il territorio; non ci siamo proprio!

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