Il Congresso del PD irpino vive ancora incertezze sulla data che prevede al momento, l'insediamento ufficiale del nuovo Segretario il prossimo 24 Settembre. Dopo il proposito di celebrarlo entro il 23 Luglio "scioltosi" come "neve al sole" vi sono ancora dubbi sulla nuova "scadenza" che dovrebbero essere risolti nelle prossime. Commissariamento o no, il PD irpino sta "esagerando" perchè non è possibile che, ogni volta, vi siano "problemi" per decidere e per mantenere la decisione. Questo danneggia la credibilità di un partito, già ridotta ai minimi termini. In Irpinia manca il leader ma ci sono tanti presunti "capi" ed è questo il "male" del PD. Nessuno indietreggia, nè i "vecchi" nè i "giovani" che per uno "strano miracolo", per "primarie assurde" si sono ritrovati su "poltrone comode". La corsa "eterogenea" uomo-donna, da abolire, ha portato, a "nominare" al Parlamento personaggi che neanche in prima persona avrebbero scommesso un euro. 

Valentina Paris che "bilancio" presenta al suo elettorato? Cosa ha fatto da responsabile nazionale degli Enti? Ha messo bocca, indipendentemente dal ruolo, sulla Riforma (disastrosa che ha tolto il voto popolare dando un enorme potere ad una sola persona) delle Province? E' intervenuta nella perenne crisi amministrativa al Comune di Avellino? Quali risultati ha prodotto per il territorio? E' stata il riferimento di qualche Sindaco? Quanti Sindaci ha contribuito ad eleggere nella sua Irpinia? Ad Atripalda il Primo Cittadino non è suo. Quale il suo ruolo nel Direttorio provinciale a quattro? Cosa ha fatto per evitare che il partito "decadesse"? Ad Atripalda, il PD esiste? Perchè è diventata di fatto renziana "transitando" tra i Giovani Turchi che hanno abbandonato il progetto bersaniano, iniziale? Non avrebbe fatto meglio a seguire gli Articolo Uno - Movimento Democratico e Progressista? La Paris merita la ricandidatura o è come quei presunti talenti calcistici che alla prova della grande squadra fanno flop e devono essere rispediti nelle squadre minori per tentare di recuperarli o "sbarazzarsene"? (Ricordiamo, che al posto della Paris, se non fosse stato per le "primarie di genere" avrebbe dovuto "correrre" Francesco Todisco, della stessa area)

Per Enzo De Luca- ex Senatore, bastano poche parole: ma perchè pensare di ricandidarlo? C'è davvero qualcuno che sostiene questo intendimento? Lui stesso, lo vuole? Che cosa potrebbe dare? Del suo mandato al Senato che cosa si ricorda? La "battaglia delle cave"? 

Se il PD dovesse ricandidare e riproporre questi due nomi sarebbe un partito "nuovo, moderno, propositivo, innovativo? In questi due esponenti vi è la "dinamicità" di Matteo Renzi? Se il Segretario nazionale li dovesse candidare significherebbe che si è adeguato al "conformismo" della politica che quando "conquista" il "potere" non molla l'osso e quindi "consolida" il "casta pensiero"? Questi due sono e possono essere soldati al fronte? Sarebbe meglio non dare loro "birra" e farli tornare o rimanere a casa?

Quanto al Congresso del PD irpino, indipendentemente dalla data, se si vuole credibilità dovrà essere una "battaglia" visto le differenze "ideali" tra i due schieramenti e chi andrà a vincere, rispettando la "Convenzione di Ginevra", dovrà, però prendersi tutto. Le due "fazioni" principali, sono quella che fa riferimento al Sottosegretario alle Infrastrutture, il sannita Umberto Del Basso De Caro e a quella vicina al Governatore, il salernitano Vincenzo De Luca divise con numeri sostanzialmente uguali (abbiamo preso a riferimento i due "papi stranieri" e già questo deve far capire le differenze sono sostanziali, quindi alla fine dovrà rimanere uno dei due, uno dei due schieramenti che poi sappiano, da soli, "governare, gestire, fare politica"); Se, al contrario, si dovesse giungere ad un Segretario "condiviso", vorrebbe dire o potrebbe sembrare che i "preliminari" per l'avvicinamento "al fronte" siano stati "di facciata". La "guerra è guerra" e tale deve essere, senza farsi imporre nulla dall’alto. Inoltre ed in conclusione, in questa “guerra” ci sanno "soldati" che chiederanno più "birra" per far vincere la battaglia all'uno o all'altro? E' legittimo aspirare a posizioni di "potere e di prestigio" nel fare politica ma i due "generali" quanto saranno disposti a concedere? Una "guerra" da affrontare a tavolino e sul campo con strategie che dovranno essere impeccabili altrimenti l'harakiri sarà dietro l'angolo, sia per quanto riguarda il Congresso irpino che le Elezioni Politiche. 

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