Il Partito Democratico irpino si avvia verso il Congresso e quando sarà, Settembre come “scadenza ultima” dopo altre fissate o seguente a un nuovo rinvio dovrà comunque tenersi. A quali condizioni, con quali regole è tutto da vedere. Gli schieramenti in campo sono due, quello che si “appoggia” al Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro e l’altro che trova sponda nel Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Affianco a questi ci sono altri “schieramenti” come quello di Gianluca Festa, il più “corposo” e qualche “cespuglio improvvisato” che non ha numeri e serve solo a generare “ammuina” per avere un minimo di visibilità andando alla ricerca di una collocazione politica all'interno del partito dopo aver “spaziato” su tutti i fronti finanche a quasi uscirne. Dicevamo, delle due aree principali: quella di Rosetta D’Amelio e dell’ex Sentore Enzo De Luca vicina al Presidente della Giunta regionale, ha una “potenzialità” che in realtà è tutta da scoprire in quanto, è sì più compatta, omogena ma relativamente a “uomini” di esperienza e specifiche “competenze” ne ha oggettivamente pochi e per questo si spiega la riconferma, almeno al momento, dell’alleanza con De Luca che potrebbe portare qualche buon elemento in più utile alla causa.  L’altra parte, che vede lo schieramento che fa riferimento a Del Basso De Caro, sannita, ha tra le componenti, quella, socialista e popolare, può vantare un maggior numero di esponenti con esperienza politica, quindi gestione del partito, ed amministrativa ma ha un “problema”, la “minore omogeneità”, soprattutto all’interno dell’area popolare con qualche difficoltà di ulteriore che potrebbe aggiungersi con l’eventuale accordo con Gianluca Festa. Noi, riteniamo che l’esponente PD DavVero, possa sommare le “proprie” tessere a quella dell’area Del Basso De Caro in quanto ci sono “rapporti” indiretti attraverso “l’esterno D’Agostino” con la “composizione del GAL Irpinia-Sannio". Questo ed altro renderebbe più probabile questa “soluzione” che altre. Le differenze all’interno dell’area sono evidenti ma “colmabili, ripianabili” ma c’è bisogno che Del Basso De Caro affidi ora la “fascia di capitano”. E’ fisiologico che, dopo il Congresso (soprattutto se dovesse essere vinto) o dopo le Elezioni Politiche, ci sarà un “distacco del cordone ombelicale” tra l’area ed il suo riferimento, Del Basso De Caro e questo potrebbe portare ad uno sfaldamento che comporterebbe ingovernabilità del partito e “risse” nel far quadrare linea politica e varie candidature successive. Per questo motivo c’è bisogno di un “capitano” che è cosa diversa dal leader il quale “emerge autonomamente” ma lo può fare nella propria area di appartenenza non in altre ed in un gruppo dove potrebbero aggiungersi “gelosie” che, sembrerebbe gia ci siano, anche se tenute a bada. Terminata la “guerra” potrebbero esplodere ed ecco la necessità di indicare il “capitano” che sia una figura di sintesi in Irpinia e di raccordo con Del Basso De Caro. Abbiamo detto che ci sono diverse potenzialità e capacità come quelle di: Caterina Lengua, Livio Petitto, Enza Ambrosone, Rosanna Repole ed altri ma pi opportunamente “spendibili” come candidature al Parlamento, alla Regione, alle amministrative o in Enti di gestione ma per il “ruolo politico”, crediamo sia Chiara Maffei, Socialista come Del Basso De Caro, l’esponente più indicato. Questo, “preliminarmente”, per l’affinità che ha col sannita dovuta alla “matrice socialista” con il compianto padre dell’irpina “compagno” del sannita. La Maffei ha rivestito ruoli di guida e “dirigenza” di Partito, sia nel PD che nel PSI e Nuovo PSI ma sempre tenendo fede alla sua formazione ideologica e di ideali. Proprio la Maffei, a conferma di quanto dicevamo” ci ha ribadito “che l’area è in continua crescita e per questo bisogna fare attenzione a mantenere gli equilibri interni” e questo indirettamente conferma il nostro ragionamento politico, quello dell’assegnazione della “fascia di capitano”. La Maffei ha dichiarato di non essere disponibile alla candidatura per la Segreteria; noi, già qualche mese fa, l’abbiamo indicata quale “capitano” e crediamo che questa investitura ufficiale le debba venire assegnata da Del Basso De Caro, al più presto. Oggi, però sosteniamo, in aggiunta, che la Maffei debba rivedere la posizione e candidarsi a Segretario provinciale, proprio perla serie dei tanti motivi. Questo aiuterebbe a “fare squadra”. La Maffei è già nella Direzione Nazionale e cosa fondamentale, non ha ambizioni particolari o velleità  se non di fare politica e “tirare seggiate”.

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