Il PD sta andando a Congresso, entro Ottobre, ma prima deve passare atraverso il tesseramento, il secondo in questo anno. Un partito commissariato proprio sul filo di lana nel mentre si lavorava per arrivare ad eleggere il nuovo Segretario entro Settembre dopo lo "slittamento" dal 23 Luglio. Una "forza" sottoposta ad un anno e mezzo di gestione da parte di un Direttorio che avrebbe dovuto avere "compiti ristretti" ma che così non è stato ed è arrivato il "commissariamento" equivalente alla "attestazione di fallimento" non soltanto dei vertici locali ma soprattutto di quelli nazionali che non hanno saputo o voluto comprendere quanto stava accadento in Irpinia, una "autorete". Il nuovo tesseramento, cosa e chi potrebbe "introdurre"? Nuove idee e nuove persone? Anche dei ritorni? Perchè no! Ad esempio, Giuseppe Galasso ex Sindaco di Avellino, dimessosi, nel corso del secondo mandato per provare l'approdo alla Camera dei Deputati alle Politiche del Febbraio 2013 tra le fila del PD, appunto, avrebbe, all'epoca, a quanto riportano voci di corridoio piuttosto fondate, ricevuto rassicurazioni che per lui ci sarebbe stato un posto utile nella lista, con le Primarie che non avrebbero dovuto celebrarsi ed invece queste si tennero con "accoppiamenti di genere" che di fatto portarno alla esclusione inaspettata dalle candidature del Medico vicino ai cittadini. Un "gioco politico di potere" che lasciò pesanti strascichi come è normale che sia tanto da indurre lo stesso Galasso a "provare" la rivinciata, alle regionali di due anni fa, tra le fila di Forza Italia, dove ottenne un consenso non indifferente. Il PD di oggi si divide in "demitiani ed anti-demitiani", pur essendo l'ex Segretario della DC nonchè ex Presidente del Consiglio in altro parti, l'UdC. E' su questo "principio" che attualmente si gioca la "partita". Tra i "dem" c'è chi sostiene che bisogna allearsi con lo scudocrociato e chi no, o almeno di non essere subalterni. Galasso, da Sindaco, ha "combattuto" contro "suoi consiglieri filo demitiani" vincendo la battaglia ed allora per chi, oggi vuole un PD autonomo e libero dal "demitismo" perchè non provare a "lavorare" con lui cominciando da riportarlo nel PD? L'ex primo cittadino potrebbe avere qualche "sintonia" con Umberto Del Basso De Caro e chissà che qualcosa non accada. Queste sono solo e soltanto nostre valutazioni politiche quindi "opinabili ma non condannabili"; Porebbe essere che questa idea non baleni neanche in "Pino". Di certo il PD ha bisogno di ricostruire il rapporto con la Città, con l'Irpinia. Avellino ha bisogno di ritrovare il Sindaco che passeggia per il Corso, che si può incontrare all'angolo scambiando una battuta. Il Sindaco col sorriso, aperto, dialogante ma allo steso tempo deciso come ha mostrato in diverse occasioni, quando bisognava farlo. Il PD se non vuole perdere la guida amministrativa del Capoluogo ha pochissime frecce al proprio arco (se ancora c'è). Città-Galasso-PD la "filiera" per "ravvivare" Avellino.Il Primo Cittadino Galasso è stato tra i Sindaci più amati e che "conserva" intatto un "rapporto fiduciario" con "amici ed elettori" e per questo potrebbe ritornare sulla scena politico-amministrativa (civicamente o in veste di iscritto a qualche partito) ad Avellino e siamo sicuri, ci stia riflettendo. Cosa matureranno queste riflessioni, lo vedremo, lo scopriremo non tra molto. 

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