Il 28 Agosto, a Montefusco, è in programma un convegno, nel corso del "Tommariello d'Oro",  durante il quale si "ritroveranno" Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario alle Infrastrutture, riferimento di un’area molto folta di esponenti del PD irpino che si “contendono” la guida provinciale del partito e Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale "parte integrante" dell’altra cospicua area. I due, dopo la “rottura” in seguito al mancato accordo sulla guida dell’Alto Calore Servizi hanno percorso strade diverse. I “decariani”, che hanno tra le loro fila esponenti di rilievo quale Chiara MAffei, stessa “estrazione” socialista del sannita; Caterina Lengua, in passato Segretaria del PD, vicesindaco di Cervinara e Consigliere provinciale; Livio Petitto, Presidente del Consiglio Comunale di Avellino; Raffaello De Stefano, Presidente ACS; Rosanna Repole, Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Enza Ambrosone, Consigliere comunale di Avellino e di "palazzo Caracciolo" ed altri rappresentati dell’area “social-popolare” hanno preso le distanze dall’UdC e da Ciriaco De Mita mentre la D’Amelio ha “conquistato” qualche amministrazione comunale con la vicinanza del Sindaco di Nusco nonché alfiere della DC del tempo che fu. Il Congresso che avrebbe dovuto tenersi entro il 23 Luglio prima e poi entro il 24 Settembre ha visto all’improvviso la “sbalorditiva” presa di posizione del “PD nazionale” che ha rinviato tutto, commissariando il partito, ad, entro il 29 Ottobre con tesseramento entro Settembre. “Sbalorditiva” per come è stato giustificato (qui lo spieghiamo ed è evidente che “formalmente" non fanno la migliore delle figure, i “romani”). Un “pastrocchio” dal quale però potrebbe ricavarsi qualcosa di buono, ovvero, cercare di “ridurre le distanze” tra le due componenti maggiori, appunto quella di Del Basso De Caro e della D’Amelio provando a costruire una “unità che comunque non sarebbe unanimità”, espressione usata con noi dal Sottosegretario in un “ragionamento generico e generale” per tentare di riportare il PD ad avere “credito e consenso” tra gli elettori ma anche tra gli stessi iscritti, attualmente “disorientati e disuniti”, insomma, "serenità anche se non felictià". Una “unione” Del Basso De Caro-D’Amelio, seppur “tra i caschi blu” potrebbe essere l’unica soluzione per mettere insieme i “cocci”  del PD; non è facile ma se i “pezzi” resteranno a terrà non servirà a nessuno, soprattutto in vista delle "imminenti" elezioni Politiche. L’altra considerazione che fa sostenere questa ipotesi è che Del Basso De Caro ci ha dichiarato di non amare le “prime donne” e questo potrebbe voler dire che il “discorso” con Gianluca Festa non è “fattibile” o si è arenato in quanto, in troppi oramai, sembrano vedere il “DavVero” come colui che mira solo alla candidatura a Sindaco di Avellino, quindi il PD sarebbe “solo un mezzo di trasporto” verso "palazzo di Città". Del Basso De Caro cerca di costruire una squadra dove “uno vale uno” come direbbe qualche pentastellato e per questo, almeno ad ora, per qualcuno sarebbe meglio valutare altre “strade”. Inoltre ed infine: La “pace anche se armata” tra Del Basso De Caro e la D’Amelio potrebbe “bloccare” l’eventualità di un ingresso di Angelo Antonio D'Agostino, parlamentare di Scelta Civica, nel PD o comunque la sua “considerazione” all’interno dei vertici del partito, qualora dovesse tesserarsi. Del Basso De Caro-D’Amelio “uniti” potrebbero far “comodo” a tanti "dem" alla ricerca di un “posto al sole” (Parlamento, Regione, Enti vari) a partire dalla stessa D’Amelio (che comunque ha il suo potere a prescindere ma meglio aggiungerne altro) ad Enzo De Luca, Repole, Ambrosone, Lengua, Palmieri, Ambrosone, e gli stessi attuali parlamentari, Valentina Paris e Luigi Famiglietti. L’unica che potrebbe “soffrire un pochetto”, proprio la socialista “decarianissima” Chiara Maffei, che è vero non “stravede” per Festa ma non "ama" la D’Amelio. Ad ogni modo è consapevole che la politica si fa con passione ma senza "staccare il cervello" quindi "fare squadra". Ha esperienza, ha saputo ingoiare qualche rospo  tanti li ha fatti ingoiare, con la differenza che la socialista ha un “metabolismo semplice” e questo è un bene per il partito o per un partito.

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