"Non sono stato sconfitto. Ho lavorato per il bene del Partito Democratico". Luigi Famiglietti, parlamentare vicino a Luca Lotti esponente del cosiddettoo "giglio magico", il ristretto gruppo attorno al Segretario nazionale del PD, Matteo Renzi. E' questo il "laconico pensiero" di Famiglietti a seguito del "Commissariamento-Non Commisariamento" del "provinciale" avvenuto il 9 Agosto. Un Commissariamento, si è "scoperto" con la prima di David Ermini ad Avellino che di fatto è "solo" una sorta di "garanzia" in vista del nuovo e secondo tesseramento in questo anno, dopo quello di Febbraio, e del Congresso che si dovrà tenere entro il 29 Ottobre. Famiglietti aveva, di fatto, portato avanti il proposito di dare nuovi vertici al partito entro il 23 Luglio (sembrava fosse fatta visto che c'era l'accordo di una parte che andava dallo stesso Deputato sino a Enzo De Luca e Rosetta d'Amelio poi "sfilatasi" quando oramai si era capito che non era più sostenibile questa data). A questa, si era avanza l'ipotesi del tenerlo entro il 24 Settembre e pareva (era stato) stabilito ma all'improvviso il colpo di scena, con l'intervento dei "livelli nazionali", lo spostamento ulteriore e "passarlo" da "straordinario a ordinario. Famiglietti è stato tra coloro i quali hanno "costretto", per certi aspetti, alle dimissioni, Carmine De Blasio, Segretario provinciale, il 18 Gennaio 2016 e successivamente "impegato" nel Direttorio con De Luca, D'Amelio e Valentina Paris con la "guida" del partito durante la campagna referendaria che portava al 4 Dicembre dello scorso anno, due elezioni amministrative ed un Congresso nazionale. Un PD locale che ha subito sconfitte a ripetizione come quello nazionale. Quale l'errore di Famiglietti in questi mesi? Quello che riteniamo "più grave" è stato il passare dall'area che fa riferimento al Sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro a quella D'Amelio-De Luca senza, sostanzialmente, una motivazione. Il "progetto" era quello dell'antidemitismo, quindi c'era una "sintonia di base" con Del Basso De Caro che "non ama Ciiriaco De Mita e l'UdC" per poterlo portare avanti e così è stato sino alle amministrative di Giugno quando lo stesso sannita ha sostenuto Beniamino Palmieri ("uomo" di Famiglietti) a Sindaco di Montemarano. Qui è cambiato qualcosa: anche la D'Amelio ha dato sostegno a Palmieri, e non si dica "per spirito di partito", perchè ad Atripalda c'è stata una netta spaccatura con Del Basso De Caro che ha sostenuto Paolo Spagnuolo mentre la D'Amelio e i suoi "spingevano" per la candidatura di Luigi Tuccia che non si è "formalizzata". Palmieri, che non si è mai espresso durante quel "periodo caldo" è stato il candidato di Famiglietti, ufficiosamente designato, prima dell'area che fa riferimento a Del Basso De Caro e poi, all'improvviso dell'area dameliana. Che cosa è successo a "cavallo" delle amministrative di Giugno? Perchè Famiglietti è passato da chi era contro un'alleanza con i demitiani, come lui stesso di dichiarava (antidemidismo) a chi invece lo era? In questo pezzo, la "storia passata": "Congresso PD; Famiglietti-Del Basso De Caro con Palmieri Progetto antidemitismo".

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