Avellino. L'incontro organizzato dall'Associazione OpenIrpinia presieduta da Antonello Losco ha fallito (ma lo si sapeva) nell'intento di riaprire un dialogo tra le "anime" più consistenti che si contendono la Segreteria provinciale del PD, quella rappresentata dal Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, il sannita Umberto Del Basso De Caro, con Chiara Maffei e Livio Petitto, i due esponenti di punta e quella della Presidente del Consiglio regionale Rosetta D'Amelio che ha addirittura "disertato" l'incontro quando qualcuno la dava per "presente" e la stessa "organizzazione", al Circolo della Stampa, nel corso dell'appuntamento la dava in arrivo ma la sua sedia è rimasta vuota. Hanno partecipato, gli altri due membri del Direttorio (Valentina Paris e Luigi Famiglietti), il "dimissionario del Sabato" ultimo, Enzo De Luca, Del Basso De Caro e Carmine De Blasio, ex Segretario provinciale, leader di OpenIrpinia. Ad "aprire il tavolo"; Losco il quale ha detto che il partito deve ritrovarsi per ripartire (possibile farlo in 15 giorni, chiediamo? Noi rispondiamo NO, visto l'esito della "serata" e soprattutto la "storia belligerante" dell'ultimo anno e mezzo). Del Basso De Caro ha compiuto un "volo pindarico" facendo la storia del PD, per evitare di parlare del partito locale ma a "microfoni spenti" ci ha detto che non se ne parla proprio di Congresso unitario, non c'è volontà da parte loro e meno ancora da parte della D'Amelio. "Quasi tutti hanno notato", tranne qualche "credulone nella "unità in zona cesarini" che la D'Amelio, per un motivo o per l'altro "evita" sempre di incontrarsi con Del Basso De Caro, come un paio di settimane fa a Montefusco, tra i diversi.  Luigi Famiglietti, il quale ci ha detto di aver partecipato "perchè invitato ma non perchè credesse potesse, in questa occasione, avviarsi un dialogo che non vi è stato in due anni". Nel corso del suo intervento al tavolo ha comunque detto che bisogna arrivare al Congresso, non ci si può permettere di farlo saltare anche questa volta. Le Politiche e le Amministrative necessitano di un PD a pieno regime. Il pomeriggio di ieri ha visto anche l'intervento di De Luca che è stato una sorta di pontificare ed ha di fatto attaccato un pò tutti, dall'incolpevole, Commissario ad Acta per il Tesseramento ed il Congresso, David Ermini, il quale "non si è fatto vedere" e c'era, anche qui, da aspettarselo, a chi vuole o vorrebbe entrare nel partito ma non ha spiegato, criticato, commentato il "suo lavoro" nel Direttorio che ha operato e opera da due anni, circa. De Luca, dimettendosi Sabato scorso, solo Sabato scorso, ha inteso "lavarsi le mani"? Non potrebbe farlo. Se questo PD si trova nelle condizioni in cui versa, pessime, molta della colpa politica è sua, basta guardare il "disastro Avellino". Quanto a Valentina Paris è stata l'unica fare un "mea culpa", per quanto riguarda l'inizio della "caduta nel vuoto", dale dimissioni di De Blasio. L'incontro di OpenIrpinia ha fallito nelle intenzioni di riaprire un dialogo vero, concreto. Ha ottenuto, però, quello che volutamente o meno cercava, ovvero di uscire dall'oblio in cui si è cacciata da un anno e oltre (con scelte, come ci ha riferito più di qualcuno, senza prospettive ed ora, all'angolo, si è cercato il "colpo" ma ovunque si finirà sarà "dimensioni ridotte") e riportare così alla ribalta De Blasio, il quale ha ripercorso le tappe che hanno condotto alle sue dimissioni, una decisione dolorosa ma che ha compiuto perchè auspicava potesse essere la migliore soluzione per il partito. Così non è stato ma ora bisogna guardare avanti. Organizzare il PD perchè diventi forza capace di contrastare l'avanzata del Movimento 5 Stelle e del Centrodestra. De Blasio "vede" che il populismo ha preso piede non solo a Milano, a Roma, a Torino, nella grandi realtà ma anche nei nostri piccoli paesi e teme che le prossime elezioni, Politiche ma anche le Amministrative possano confermare questo suo "timore", soprattutto se il PD non ritrova lo spirito per il quale è "nato". Un PD che deve sapersi occupare dei grandi "temi-problemi" come il lavoro, l'ambiente, gli immigrati, l'attenzione agli ultimi, così come delle problematiche che attanagliano ed avvolgono le piccole comunità. Bisogna ripartire dal "Lingotto", la kermesse dello scorso Marzo, ove Matteo Renzi, Segretario nazionale. fece ammenda degli errori che erano costati cari al partito in termini di perdita di consensi, non ultimo quello della "strasconfitta" al Referendum sulle Riforme costituzionali del 4 Dicembre 2016. Una "ammenda" aggiungiamo noi, che non sembra avere avuto seguito nella organizzazione del partito, a cominicare dal Congresso nazionale di Aprile che invece di "colmare le lacune programmatiche, le ha ampliate". OpenIrpinia-De Blasio, dopo questo incontro rimarrà da sola proponendo un proprio candidato o si aggregherà a De Luca volgendo lo sguardo a Del Basso De Caro? Tempo qualche giorno e lo scopriremo.

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali