Avellino. Il tesseramento PD si concluderà Lunedì 25 e successivamente inizierà la conta degli iscritti ed entro il 2 Ottobre, almeno dalle "carte" e dalle ultime dichiarazioni, bisognerà presentare candidati e liste (ciascun nome potrà averne solo una a sostegno) per la Segreteria. Che tutto fili liscio non è per niente scontato anzi qualcuno paventa o spera in un rinvio (magari per arrivare ad un candidato unitario dove l'unità non c'è, anzi. Cosa che se dovesse accadere sarebbe, a questo punto una "magra figura politica"). Indipendentemente da tutto la "corazzata" messa su da Rosetta D'Amelio è pronta a dare l'assalto finale per prendersi via Tagliamento. Una "corazzata" che lo è di fatto anche se non vi è ancora, ufficialmente, la "dichiarazione di appartenenza" ma tutto porta a crederlo, ed è evidente dalle "mosse", dalle "vicinanze", dalle "assenze" ad incontri delle singole parti. Quanti candidati potranno esserci non è da facile previsione ma si va verso quella dell'area di Umberto Del Basso De Caro, e l'altra dell'area D'Amelio. Quella della Presidente del Consiglio regionale, possiamo o potremmo definirla "area vasta" per quanto sopradetto ed andrebbe a comporsi di diverse "fazioni, contrade" quali quelle della Santaniello, Paris, Famiglietti (soprattutto dopo l'aertura ufficiale, dopo che già vi era stata nei fatti, a provare un dialogo con l'UdC cosa che altri già fanno), Iannace, Festa e l'entrante (dicono) D'Agostino (ma se dovesse venir varato il Rosatellum quale Legge elettorale a valutazione attuale, con tutte le incognite sull'approvazione, potrebbe non convenire o essergli convenuto). Queste potrebbero ipoteticamente presentare, ciascuna un proprio nome ma alla fine andrebbero a confluire sulla D'Amelio. Tutti conoscono la forza di Festa, ben distribuita in Provincia e fortissima in Città, e l'enorme potenzialità di Iannace nella capacità di "richiamare iscritti". il secondo pare scontato sia "dameliano". Festa potrebbe "nicchiare" un pò ma alla fine, vista la chiusura di Del Basso De Caro, alle "ditte individuali" come dichiarò a noi di cinquerighe, quindi al Signor Davvero e all'impresario di Montefalcione (che però, qualcuno dell'area “decariana” vuole ancora cercare di portare a sè in quanto i "rimasugli" di De Luca e "collegati" non porterebbero una quota residuale, quindi inutile, di tessere, e creerebbero forti malumori con qualcuno che potrebbe anche lasciare la "parte") andrebbe verso l'area "dameliana". La D'Amelio ha bisogno, inoltre di "tessere" in Città in quanto qui è un pochino "deboluccia" e per questo provare l'accordo con Festa che aspira, attraverso le Primarie, ad ottenere la candidatura a Sindaco, è cosa che potrebbe "davvero" ipotizzabile. Dei nomi della "componentistica", la maggior parte è vicinissima al Governatore Vincenzo De Luca, anche Festa, quindi questa "comunanza" favorirebbe "l'assemblaggio" anche se previo pesarsi liberamente e singolarmente, cosa che la D'Amelio ha sempre voluto fare, in prima persona. La Presidente del Consiglio comunque sembrerebbe non intenzionata a "porre o imporre" un proprio nome ed ecco che azzardiamo l'identikit che potrebbe fare sintesi: Un giovane sempre iscritto al PD, nato con questo partito ma che ha storia familiare legata sia agli ex DS che ai "popolari". Ha capacità dialettiche e di mediazione. Sa farsi rispettare ma non ha toni arroganti. Un Segretario non strafottente di cui il PD avrebbe bisogno. In questo modo il PD irpino si "sbarazzerebbe" della guida "popolare", anche se il Segretario provinciale dovesse essere di estrazione ex "Margherita" in quanto la "trazione" sarebbe ex DS. Verrebbero messi da parte i "popolari" anche con la eventualità della vittoria dell'area Del Basso De Caro, quanto la "trazione"; qui sarebbe socialista, indipendentemente dal nome. 

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