Ieri sera è stato firmato a casa di Michele Langastro, da parte di un'area che si contende la guida provinciale irpina del Partito Democratico, un documento ben circostanziato attraverso il quale si richiede la proroga del Tesseramento 2017 (scadenza Lunedì 25 dopo due o tre giorni di apertura dei circoli per le iscrizioni). La parte è quella che ha come "guida" la Socialista Chiara Maffei e Livio Petitto estrazione più centrista con "alto riferimento", il Sottosegretario si Stato alle Infrastrutture. Umberto Del Basso De Caro il quale ha tenuto, a precisare con noi, che in esso "Non c'è alcuna contestazione al Commissario David Ermini". Non potrebbe essere altimenti, in quanto i "decariani" hanno bene accolto questo "inviato" dalla Segreteria nazionale anche se ci si aspettava il commissariamento politico del partito quindi la "messa al bando del Direttorio" quindi Valentina Paris, Luigi Famiglietti, Rosetta D'Amelio ed Enzo De Luca. Un documento che sarà, ci viene detto, presentato alla Segreteria nazionale dallo stesso Del Basso De Caro. La firma che è stata sottoposta da almeno 11 Sindaci e circa un centinaio, tra iscritti, amministratori e dirigenti (a quanto ci viene riferito) è avvenuta nel corso di una "fagiolata con vino" a casa di Langastro, un componente forte dell'area "nemico giurato" di De Luca, l'ex senatore del quale non condivide nessun passaggio politico, almeno negli ultimissimi anni. Erano presenti, tra i 350 totali, Mario Bianchino, Sindaco Montoro; Gaetano De Maio vicesindaco di Solofra; Fenisia Mariconda, Sindaco Santa Lucia di Serino; Aniello Ciro Tango, Sindaco di Cesinali; Franco Urciuoli e Mirko de Cicco, Sindaco e vicesindaco di Santo Stefano del Sole; Rosanna Repole, Sindaco Santa Angelo dei Lombardi, poi ancora Chiara Maffei, Livio Petitto, Gennaro Lepore, Enzo Venezia, Donato Pennetta, Raffaello De Stefano, Caterina Lengua, Enza Ambrosone, Rita Caronia, Rodolfo Salzarulo, Silvana Sarno, Umberto Petitto, Antonio Cipriani, Antonio Caputo, Stefano La Verde, Francesco De Boumont, Paolo Spagnuolo, Mimmo Landi. Dal balcone di casa Langastro, Del Basso De caro ha ribadito la linea da seguire che è quella di lavorare sul territorio con umiltà e tanta dedizione. Già qualche giorno fa Del Basso De caro ci ha detto che questo è il “momento dell’azione, dei fatti e non delle parole”. Del Basso De Caro ed i suoi si trovano ad un bivio sia per quanto concerne le alleanze; poche sono le strade praticabili anche perché, lo stesso Del Basso De Caro ha posto dei rigidi paletti per aderire all’area, ed ha fatto bene, aggiungiamo noi, anche se ora è il momento di stare attento più che mai. Imbarcare De Luca, ad esempio, non sarebbe il caso, in quanto è stato membro del contestatissimo Direttorio sino a 8 giorni fa come non ci sembra ci sia l’orientamento ad “apparentarsi” con i “ragazzi” di OpenIrpinia in quanto hanno anche loro atteso troppo ed accoglierli desterebbe più di un commento sulla opportunità e l'opportunismo politico; Una cosa era prima dell'inizio del tesseramento ed altro apparirebbe oggi alla luce di ultimi eventi importanti e non di contorno. Qualcuno ci ha detto: "De Luca ed OpenIrpinia, sposterebbero poco o nulla nella "vicenda congressuale" ed al contrario, un eventuale accordo con loro “spaccherebbe” o creerebbe fortissimi malumori in due componenti “toste e pesanti dell’area”". Tra l’altro OpenIrpinia, aggiungiamo noi, Lunedì scorso non ha chiuso alla possibilità di un proprio candidato; quindi la coerenza la riconosciamo a tutti quindi... "Occorre, anche facendo una lievissima retromarcia, ci viene ribadito, cercare di riaprire un dialogo con Gianluca Festa ed eventualmente Angelo D’Agostino se dovesse entrare. Loro avrebbero tesserati al seguito"; questo il senso. Quanto alla D’Amelio non ci sono possibilità e volontà di accordo da entrambe le parti, anzi qualche “decariano” sarebbe pronto ad andarsene e creare la propria, come scrivemmo Lunedì scorso, da “voci” raccolte. Sembrano preannunciarsi inoltre, da parte decariana, ricorsi per alcune iscrizioni che sarebbero state, almeno al momento, rifiutate in quel di Prata di Principato Ultra e questo oltre al chiarimento che ancora non c’è su 500 tesserati online di Cervinara, Rotondi e Lacedonia. I “decariani”, ci permettiamo una nostra analisi politica, avranno tutte le ragioni del mondo per eventualmente contestare ma bisogna fare attenzione acchè non diventi un "leitmotiv” o che tale possaapparire. Del Basso De Caro ha avuto riconosciuto il “dono” della linearità e deve continuare senza tentennamenti o farsi trascinare da “qualche irriducibile della contestazione ad oltranza”. 

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