Avellino. "La Procura di Napoli ha acquisito, qualche tempo fa, le carte del tesseramento di Cervinara e Rotondi assieme a quelle del Capoluogo di Regione. Una "verifica, nulla più, sembrerebbe. Non conosco gli sviluppi ad oggi ma non credo ci siano degli indagati"; Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale ed esponente di punta del PD irpino impegnata nella "battaglia" per la conquista della Segreteria provinciale, questa volta risponde, anzi non si fa attendere ma subito pone il contrattacco pesantissimo, anche se apparentemente "soft", all'area che fa riferimento al Sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, che aveva, ieri, (leggi il linkato) "invocato" o non escluso l'intervento della Magistratura sul tesseramento 2017, a distanza di 7 mesi da quello '16, tenuto in tre giorni e concluso lo scorso Lunedì; come a dire: "voi dite, fate, "minacciate" rinvii, ricorsi ma intanto guardate in casa vostra". Sia chiaro, come ha detto la D'Amelio non si parla di fatti penalmente rilevanti al momento, almeno. quindi la replica è di natura politica ma, questa volta molto dura quando di solito preferiva evitare. Proprio oggi, il Commissario ad Acta, David Ermini ha richiesto alla Organizzazione nazionale del Partito, qualche giorno in più per "verificare "casi" che ad una prima "occhiata" sembrerebbero "da curare un pò di più", questo per arrivare ad una "certificazione ed eventuale scrematura dei tesserati quindi della platea". Questo non vuol dire si annullerà il Congresso, almeno ad oggi, ma un rinvio delle scadenze, quindi quella ultima dell'Assemblea provinciale del 29 Ottobre andrebbe a "spostarsi" di qualche giorno. Come detto, lo scontro si fa pesante tra le due "anime" accreditate per la maggiore. Questa è la risposta a chi credeva in uno scambio di "ramoscelli d'ulivo" tra i due leaders, soprattutto dopo l'incontro tra Del Basso De Caro ed il Governatore, Vincenzo De Luca vicinissimo alla D'Amelio. Uno scontro "bello" a vedersi, se non andra a sfociare in Tribunale. Del Basso De Caro e la D'Amelio, due "volontà di acciaio" provenienti da scuole diverse ma solide e pine di valori e storie; una socialista e l'altra comunista. Entrambi abituati alla "lotta dura e pura" anche se con approcci diversi. Lo scontro oramai si va "personalizzando" e questo non sarà un bene per il partito già agonizzante. Noi di cinquerighe, che abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che non vi debbano essere "fusioni" tra i due, riteniamo che vada messa la parola fine a questo, che sembra stia diventando una "partita a due, un gioco al massacro" celebrando subito il Congresso, in quanto la platea è definita erispetto a quella di Luglio, i "rapporti di forza non sono cambiati" e non cambieranno con proroghe, nuovi tesseramenti, annullamenti, commissariamenti. In questa "guerra a due" gli altri, anche all'interno delle rispettive aree, solo "spettatori".

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