Avellino. Il tesseramento 2017 del PD irpino si è concluso tra polemiche ma non è una novità questa mentre lo è la "crescita" dell'area rappresentata dall'ex Senatore Enzo De Luca. Qualcuno lo dava per "spacciato" ed invece non sembra essere così. Dalle "voci di corridoio" si apprende che il suo consenso sarebbe cresciuto nella "tre giorni di adesioni" chiusa Lunedì scorso. Per la verifica delle tessere, il Commissario ad Acta, David Ermini, parlamentare toscano, ha chiesto alla Organizzazione nazionale del Partito, qualche giorno in più per procedere e quindi il "leggero", almeno nelle intenzioni, slittamento delle scadenze, a partire da quella prevista, per domani, 2 Ottobre, per la presentazione dei candidati alla Segreteria e delle singole liste collegate. La "mossa" di De Luca, dell'uscire dal Direttorio (gli altri, Valentina Paris, Rosetta D'Amelio, Luigi Famiglietti) assumerebbe il significato del provare ad essere l'ago della "bilancia a tre piatti" rappresentata dalla D'Amelio, dall'area che si riconosce nel Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro e quella di Gianluca Festa (anche se qualcuno sussurra che De Luca pensi a scavalcare almeno una delle tre); questa la "rappresentazione" del quadro aspiranti alla guida della Segreteria provinciale. Le tre principali "squadre" verrebbero date attorno al 25% di consenso, ciascuna con l'area dell'ex Senatore che andrebbe ad attestarsi tra il 15 ed il 20% ed il restante ai "cespuglietti" che, di fatto non adranno a contare perchè in questa "campagna" verranno "depredati" e quel più di uno che pensa di poter contare si ritroverà con un "pugno di mosche". Il Segretario dovrebbe essere eletto in Assemblea, se le candidature, attualmente "quotate" non dovessere trovare in un paio, l'unione. De Luca potrebbe essere l'ago della bilancia, questo se Festa dovesse, non soltanto correre da solo ma soprattutto, dovesse non scegliere nessuno in Assemblea (eventualmente ci si arrivi, come dicevamo) anche se in realtà le "voci attuali" lo danno ad un adistanza siderale da Del Basso De Caro mentre sembrerebbe consolidarsi ulteriormente il rapporto con Presidente della Giunta regionale della Campania che raccoglie sotto la sua "ala", quantomeno virtuale, la stessa D'Amelio, Santaniello, Paris, Iannace ma anche lo  Festa. La D'Amelio può "accorpare" Paris, Famiglietti e qualche altro. Del Basso De caro ha scelto da tempo la "linea della linearità" poco o per niente propensa a "compromessi". De Luca continua a raccogliere consensi sparsi tra chi sembrava avere aderito ai "decariani" o "dameliani", soprattutto mentre i "festiani" sembrano meno "scalfibili" ed allo stesso tempo non è, almeno in questi giorni, propenso ad accogliere o a sostenere "traditori" anche se con l'ex Senatore tutto è possibile. Il Congresso come un "agglomerato indefinifibile".

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