Scomparirà l'area irpina del PD che fa riferimento al Sottosegretario di Stato, alle Infrastrutture, il sannita Umberto Del Basso De Caro, se dovesse essere approvata la nuova Legge Elettorale, il "Rosatellum", nome dall'ideatore, Ettore Rosato? Attualmente, con l'talicum "dimezzato" l'Irpinia, tranne una decina di comuni inglobati al nolano, il napoletano, è nel collegio con Benevento, il Sannio. Questa è la sostanza. Se dovesse essere approvata la nuova Legge i collegi saranno, di fatto su base provinciale. Una sorta di “Mattarellum” rovesciato che prevederebbe231 collegi uninominali pari al 36% dei seggi previsti (630 totali) per la Camera dei Deputati; chi prende più voti “passa”. 399, quindi il 64%, da eleggere con la quota proporzionale con 12 dei quali da eleggere nelle circoscrizioni estere. Collegi (anche più di uno in diverse province) con listini bloccati da due a quattro “concorrenti”; questi “passeranno” in base alla quota percentuale della lista. In realtà, da calcoli stimati, questa ipotesi di Legge sembrerebbe non garantire la Governabilità in quanto non “porterebbe" tutti parlamentari necessari alla composizione del “ramo” quindi da “rastrellare”. Il voto disgiunto non sarebbe ammesso. Lo sbarramento verrebbe previsto al 3% con la possibilità di formare coalizioni. Qualcuno, a questa, preferisce il proporzionale puro. Cosa accadrà, lo vedremo. Quello che vogliamo sottolineare, è la "ricaduta" locale, riferita all'attuale "lotta" per la conquista della Segreteria provinciale del PD irpino : Se il Collegio irpino non sarà, non dovesse essere più “unito” a quello del Sannio, che fine farà l’ala del PD irpino che fa riferimento a Del Basso De Caro? L’interesse “reciproco” avrà la stessa “forza” attuale? Il “sostentamento” in termini di apporto politico subirà “tagli”? Eventualmente, le parti si allontaneranno, anche perché, nella ipotesi che il Collegio verrà “disgiunto”, sarà “fisiologico”, dove andranno ad “accamparsi” i “decariani d’Irpinia”? Con Gianluca Festa? Con Enzo De Luca? Con Rosetta D'Amelio? Dopo la “guerra” condotta in questo anno e più, come “pensano” di riorganizzarsi” gli attuali “decariani”? Sembra di notare qualche “sfilacciamento” all’interno. E’ una impressione? Se così è, oltre a "nuove eventuali valutazioni sulla linea politica", influirà. influirebbe anche questa "separazione di fatto"? Quale "reazione" si avrà da parte di Chiara Maffei, Gennaro Lepore, Michele Carluccio, Gaetano Bevere (questi candidato alla Segreteria) parte socialista come Del Basso De Caro, con la parte "popolare", Livio Petitto, Caterina Lengua, Rosetta D'Amelio, Lello De Stefano, Michele Langastro ed altri? Non ce li vediamo tutti insieme appassionatamente, con Festa e la D'Amelio, soprattutto. In politica tutto è possibile ma c'è anche un "limite". Qualcuno "sussurra" che i "decariani" non vorrebbero il Congresso provinciale del PD irpino. Potrebbe essere questo, della eventuale nuova eventuale, Legge Elettorale, il "motivo"? (Si "parla" di ipotesi politiche). Un "prendere tempo" per capire come muoversi, cosa fare e dove andare?

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