Mercoledì alle ore 14.30 è previsto un incontro, a Roma, tra il commissario politico del PD irpino, David Ermini ed i rappresentanti delle varie aree della Federazione locale. Rosetta D'Amelio, Enzo De Luca, Valentina Paris, Luigi Famiglietti, ovvero i componenti dell'ex Direttorio; Roberta Santaniello, ex Presidente dell'Assemblea provinciale; Gianluca Festa ed Umberto Del Basso De Caro. I componenti di quello che era il "quadrumvirato" dovrebbero esserci "in toto". Festa ha "assicurato" la sua presenza; Santaniello sembrerebbe incerta (ma ci ha appena comunicato, ore 19.20) che sarà presente) mentre un "no" deciso arriva da Del Basso De Caro il quale ci ha riferito di non temere un eventuale "Direttorio ombra" ma per lavorare alla costruzione del nuovo PD bisogna muoversi in altra maniera. L'area Del Basso De Caro spinge per un confronto pubblico, quindi aperto a tutti, dove emergano le differenze, le responsabilità, le progettualità (chi ce le ha), i propositi. Un partito "frastagliato" quindi con "pezzi" che non sono riconducibili a nessuno dei riferimenti invitati come ad esempio i Circoli. Una loro rappresentanza non va esclusa dal confronto. Non sono stati invitati i rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti, a partitire dal Sindaco di Avellino, Paolo Foti, una Città che si appresta ad andare al voto e che è al centro di molte polemiche sull'operato. Bisogna partire avendo il quadro dei problemi sul territorio, avere il resoconto da chi opera quotidianamente per capire dove sono le difficoltà e se il partito, con chi lo ha governato durante questa consiliatura, nel "caso" di Avellino, ha avuto delle responsabilità. Questo non è un bell'iniziare. Una "convocazione strana", analizziamo in analisi politica. Perchè il luogo "deputato" è Roma? Lontano da occhi indiscreti? A prescindere dal posto, sembra che Ermini parta col piede sbagliato e non abbia chiaro cosa fare. E' lui il commissario politico. Lui deve prendere tutte le decisioni, dopo aver compreso il quadro (già chiaro tra l'altro, visto quanto è accaduto. Ermini è in Irpinia gi da tre mesi circa) e guidare il partito alle Elezioni, si dice ma a questo punto sarebbe meglio "aggiustare" un pò le cose e trovare un buco di tempo, che c'è per tenere il Congresso, almeno prima delle Amministrative. Il rischio, al momento, è che il partito si "spezzetti" ancora di più. Ermini, non è il Commissario tecnico ma un "investigatore". Deve portare avanti degli "interrogatori" per capire le cause del "ferimento quasi mortale" del PD ed individuare i "colpevoli" ma deve farlo nella stanza degli "interrogatori magari sbattendo in faccia un potente lampada accecante". Il PD ha bisogno di "aprirsi" e non "chiudersi ancora". 

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