Avellino. E' arrivata la "neve" ma non la "chiarezza" sul fare politica in Irpinia. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella  ha sciolto le Camere e si andrà al voto per il rinnovo del Parlamento il 4 Marzo. INella provincia avellinesesta sta avere inizio l'iter congressuale che porterà ad eleggere o "nominare" (se giù non lo è stato nelle segrete stanze, qualcuno mormora in prossimità di via Tagliamento) il nuovo Segretario provinciale del Partito Democratico  il 21 Gennaio. A questo punto i "protagonisti", con i nomi "grossi" in particolare, si troveranno a "lavorare" per la formazione delle liste, sia per il Congresso (80 nomi per ciascuna squadra, - per chi li "trova" - più il candidato Segretario, per cogni raggruppamento che si proporà) che per le candidature alla Camera ed al Senato; Per quanto per queste, "decide Roma", a livello locale non certo si starà fermi e zitti. Di certo, in tanti avranno in testa le Politiche, nel mentre si "studia" il Congresso. Noi di Ciinquerighe abbiamo sostenuto, sempre, che debba "svolgersi" e senza "unità ne unanimità" prima delle Politiche e prima delle amministrative. I tempi c'erano, nel corso dell'Autunno ma il Commissariamento politico improvvisamente intervenuto con la "promozione" di David Ermini da Commissario ad Acta per il Tesseramento ed il Congresso, ha cambiato le carte in tavola, per l'ennesima volta e quando sembrava che si dovesse celebrare dopo lle Amministrative, con "rischio" Autunno 2018, ecco, invece, il nuovo colpo di scena che anticipa ia Gennaio. Perchè? Chi ha voluto questo cambio in corsa? Che Congreso potrà essere se allo steso tempo si pensa alle Politiche? Quale discussione pregnante sui temi si potrà avere? A questo punto perchè non rinviare il Congresso provinciale ad Aprile, quindi dopo l'inizio ufficiale della XVIII Legislatura e prima delle Amministrative? A quella data, ci saranno dei "nuovi equilibri", animi raffreddati (perchè qualcuno tra aspiranti candidati di oggi e "trombati" di domani e "sostenitori speranzosi" rimarrà deluso), magari qualche esponente sarà andato altrove quindi un maggiore assestamento ci sarà. Chi ha cominciato a "sbraitare" contro il Congresso subito ed in queste condizioni a questo punto ha ragione da vendere (una voce in realtà ma chissà se resterà isolata). L'idea di uno "scambio Congreso-Politiche" balena tra i pensieri di tanti. Troppe ostilità tra loro, troppe divergenze, ad esempio, sul "vedere" il tesseramento approvato di recente oltre che la "visione" del partito da "costruire". Ora tutto appianato in nome di cosa? Carissimi, nella composizione delle liste non fate in modo che chi dovrà  "correre" per il Congresso si troverà inserito nel "bussolotto" per "Roma", le Politiche. 

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali