"La mia storia politica è lineare, chiara ed evidente. Sono nel PD e resto nel PD". Le parole di Rosanna Repole, Sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi ed esponente dell'area che in Irpinia fa riferimento al Sottosegretario alle Infrastrutture ed ai Trasporti, il sannita, Umberto Del Basso De Caro. La Repole smentisce seccamente le "voci" circolate in Alta Irpinia su un suo malcontento e della eventualità di lasciare il partito con proiezione "Liberi ed Uguali". Riteniamo che nessuno si "sposti" prima delle Elezioni se non ha un "approdo" sicuro ma ci sono personaggi politici, come la Repole, che non fanno valutazioni di opportunità personali ma mettono davanti il territorio ed in questo senso va il continuare della dichiarazione rilasciataci su questo "tema": "In questo momento non stiamo affrontando le candidature per il Parlamento. C'è un discorso di alleanze che ad ora è prioritario". Senza chiedere al Sindaco, appare evidente che la "questione alleanze" è ai livelli nazionali del partito oltre che locali ed al momento le indiscrezioni che vedrebbero Giuseppe De Mita, in un qualche modo "rappresentante" anche del PD in quella fascia dell'Irpinia desta molto più che un semplice "mal di pancia" tra i "dem" irpini, non solo della "fascia Alta" della provincia. Con la Repole abbiamo affrontato "ecumenicamente" il "pianeta PD": Abbiamo chiesto la sua opinione sul Congresso continuamente rinviato; "E' sconcertante. E' dalla scorsa Estate (ma anche da prima) che si va avanti con questi continui rinvii. E' diventata una vicenda kafkiana, Neanche il miglior sceneggiatore di film "gialli" avrebbe saputo fare meglio. Sembra una sceneggiatura, non si sa ancora bene scritta da chi, per uccidere il PD, ma noi non ci arrenderemo. Non è questo il modo di fare politica. Non è così che si affrontano gli appuntamenti elettorali. Il Partito ha bisogno di una guida regolarmente eletta dagli iscritti". Ed in questo "panorama" Lei si appresta anda andare alle Elezioni Amministrative: "In questo panorama ci prepariamo ad affrontare il Congresso locale del PD (Giancarlo Cetta si è dimesso dalla Segreteria ma è "integrato" al partito ed all'area). Una condizione, non certo la migliore, per quanto accaduto in questi mesi. Costruire l'unità in un partito, soprattutto come il PD, non è facile. Ci sono sensibilità diverse da rispettare ed cosa giusta e doverosa ma il caos, quello non è accettabile". E qui la Repole sposta il tiro: "Il problema del PD è nazionale, regionale oltre che locale. Mi auguro che questa "filiera" trovi quanto prima quella sintonia ed unità di intenti per affrontare al meglio, nella condizione in cui siamo, le Elezioni, sia Politiche che Amministrative". Da qui torniamo al passaggio del Congresso provinciale ed alle Politiche: "De Luca sbaglia profondamente nell'attaccare il nostro riferimento, Del Basso De Caro. Non è uno "straniero di passaggio". E' un "fine" politico che tanto sta dando all'Irpinia oltre che al Sannio. Qui, nella nostra provincia, quella di De Sanctis, dobbiamo smetterla di ragionare in termini di piccolo campanilismo. Ricorto a De Luca e quanti fanno queste chiacchiere da bar che l'Irpinia ed il Sannio, messi assieme contano 700.000 abitanti mentre la sola provincia di Caserta ne conta 900.000. De Luca e "soci", con questa mentalità provinciale vogliono affrontare le sfide di un mondo globale?". La Repole molto apparentemente "soft" ci va pesante. In conclusione ci dice di Gaetano Bevere e Chiara Maffei: "Bevere, è stato indicato, in un particolare momento storico, dalla nostra area, quale candidato alla Segreteria provinciale e lo abbiamo riconfermato in un incontro immediatamente precendente alla presentazione della candidatura ma poi è saltato il Congresso. Siamo sempre stati pronti alla celebrazione dell'Assise". Quanto alla Maffei "attaccata e sostenuta", con equilibrio dal nostro giornale ci dice: "La Maffei ha un ruolo diverso. Entrambi sono "deputati" a parlare, in ruoli diversi. La Maffei stata indicata da noi per l'Assemblea nazionale del PD ed è stata eletta. Le sue, dichiarazioni hanno carattere politico e ci riconosciamo in quello che dice. Chiara ha il mio appoggio, il nostro appoggio".

N.B.: La Repole ha detto di Bevere indicato dall'area "decariana" in un "particolare momento storico". Questo vuol dire che le condizioni potrebbero cambiare anche in base ad alleanze interne al PD successive alle Politiche che inevitabilmente cambieranno i rapporti di peso, la geografia interna. Improbabile dalle parole della Repole e della Maffei un accordo con De Luca (Congresso che prima o poi si terrà e che sarebbe auspicabile tenerlo, almeno prima delle Ammi istrative, anche se a questo punto in pochi sembrano crederci), sarebbe contraddittorio più che con altri (troppo demitiano e troppi demitiani con lui, anche se velati), La Maffei socialista, per niente demitiana, in uno momento storico diverso potrebbe ritornare utile quale candidato alla Segreteria? Le parole della Repole, indirettamente confermano, quello che abbiamo sempre sostenuto in questi mesi ovvero che la Maffei è una vera leader . Riteniamo sia, alle volte, "intempestività" nelle dichiarazioni, è troppo "sanguigna", non riesce a non dire tutto quello che pensa e paradossalmente, in certe condizioni, in politica è un difetto che un leader deve eliminare come certe battute "sarcastiche" che si può permettere chi già in alto, non chi sta salendo. La "salita è dura" ma la Maffei ce la può fare. Sembra ancora più evidente che la Maffei nelle settimane precedenti la "indicazione" di Bevere sia stata tra i "papabili", sostenuta da diverse donne socialiste e non, dai socialisti ma non tutti e da qualcuno che si pensava la sostenesse ma poi ha "virato" ("è 'no criaturo", la definizione, fornitaci, in termini politiciIl nostro giornale ha sempre equilibrio). Un N.B. doveroso per l'equilibrio che ci contraddistingue dopo il pezzo di ieri: Politiche/Congresso PD; De Luca comanda; Maffei (decariana?) scuse a D'Amelio?.

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