Partita aperta per le candidature in Irpinia tra le fila del PD. Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale della Campania sarà molto probabilmente candidata ma "dove e come"? Una "questione non da poco". La D'Amelio non ha per nulla intenzione di fare la numero 2 al Senato, dove sembra andrà ad essere candidato, Umberto Del Basso De Caro. Questa "sfida" dimostra ancora una volta, aprendo una parentesi, che chi ha voluto il "rinvio" del Congresso provinciale irpino, come Enzo De Luca e qualche altro più nascostamente, ha preso un grosso granchio andando ad "alimentare" il fuoco dello scontro più che pacificare gli animi (De Luca dovràspiegare come mai da Natale all'Epifania ha cambiato idea sul prima fare e poi no, il Congresso provinciale). La D'Amelio, qualcuno mormora tra i corridoi, non crede che Del Basso De Caro debba avere tante certezze sul fatto che possa avere partita facile; qualcuno sta tirando i piedi al sannita; "bisognerà capire in che modo verrà candidato", è il "guanto di sfida" che si mormora essere stato llanciato dal "quartier generale della D'Amelio". In questa partita, "azzardiamo", Senato, nr1 (ha tutti i requisiti) ma molto più realisticamente uninominale Alta Irpinia, la D'Amelio ha dalla sua il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (Piero De Luca e Paolo Siani, oramai candidati) ma dovrebbe avere anche l'irpino De Luca in quando, egli eventualmente candidato al Senato, al numero 2, difficilmente uscirebbe, quindi dovrebbe fare il "gioco" della D'Amelio, ovvero spingere, tramite i suoi "buoni uffici" al Partito regionale affinche l'ex Sindaco di Lioni, abbia il posto nell'uninominale Alta Irpinia, in modo da garantrsi, De Luca, l'entrata in Consiglio regionale, con la elezione alla Camera della D'Amelio. Rosetta D'Amelio, è sì "uomo di partito" ma di certo non accetterà di essere mossa come una "pedina" a maggior ragione se a "cercare di muoverla" sia il sannita  Un paio di giorni fa abbiamo anticipato che la Presidente del Consiglio punta, sull'uninominale perchè vuole il "corpo a corpo", chi vince va in Parlamento, chi perde va a casa (scontro ad eliminazione diretta, cosa che tutti temono e vogliono evitare, tranne lei. Volere l'uninominale Alta Irpinia, vuol dire anche "spostare" Giuseppe De Mita ("alla faccia della demitiana"; si ha l'impressione che chi "urla" contro De Mita lo sia "demitiano", molto più di altri che hanno fatto accordi civici). Eliminando questo "gossip", la D'Amelio non fa una questione di uomini, su chi candidare. Il fatto è semplicissima: Lei è del PD, il partito che nel centrosinistra è di fatto forza egemone, quindi avere 2 collegi uninominali sul 3 sarebbe il "minimo dovuto".  2 al PD ed uno agli alletati, indipendentemente da come si chiamino. La D'Amelio, sta giocando una "partita" fondamentale dal punto di vista dei rapporti di forza interna e con gli alleati (cosa che non tutti fanno) ma da esponente di partito, che crede nel PD alla fine lavorerà per la squadrà. Questo "lavorerà per la squadrà" è significativo: chi sa leggere, capirà.

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