"La mia provenienza politica segue un percorso limpido. Sempre dalla stessa parte (Come canta Francesco De Gregori). PCI, PDS, DS, PD. Chi mi "accusa" di "demitismo" dia un occhiata al proprio curriculum politico". Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale della Campania ed esponente di spicco del Partito Democratisco, risponde "alla Berlusconi" a chi la "accusa", all'interno del suo stesso partito, di "aver "flirtato" troppo con Ciriaco De Mita, con l'UdC che era il suo partito sino a qualche settimana fa. La D'Amelio sorride davanti a questo "gossip" ed a stento "sussurra" un paio di nomi di "amici e compagni" che sostengono la tesi. Il riferimento è in primis ad Umberto Del Basso De Caro, Livio Petitto ("mai con i camerieri di De Mita" ha dichiarato, il Presidente del Consiglio comunale di Avellino qualche mese fa alla redazione di Cinquerighe riferendosi alle alleanze interne al partito "afferenti" il Congresso) ad Enza Ambrosone, a Chiara Maffei e qualche altro. tra i quali l'ex Senatore Enzo De Luca. "Quelli che accusano me di essere vicina al Presidente De Mita sono in realtà coloro i quali hanno costruito la loro storia, sono quelli cresciuti politicamente alla "corte" di Demita. Del Basso De Caro quando il suo partito, il PSI è "caduto in disgrazia", poteva fare scelte molto più di Sinistra, che sarebbero state più coerenti ma invece entrò nella "Margherita" e ne fu la guida nella sua provincia, partito che è stato anche quello di Ciriaco De Mita. Io lo ricorso, lo ricordo a lui ed alla sua area; area con esponenti che hanno vissuto esperienze con De Mita o con i De Mita. C'è chi, nell'area "decariana" , così si definiscono gli irpini che fanno riferimento al sannita (forse perchè  apolidi?) ha operato, ha occupato ruoli nelle Segreterie PD a guida popolare,con De Luca (che hanno politicamente, alcuni "tradito", con qualcuno che si è "pentito") riferimento. De Luca ha una storia socialista? Di Sinistra? No. Loro sono più vicini a De Mita di quanto lo possa essere io. Io non sono demitiana e non "professo il demitismo..Loro hanno, quantomeno un sottile filo di collegamento, mi auguro passato, con De Mita ed i demitiani, comunque lo spezzino, a partire dai socialisti. Di cosa parlano?" La D'Amelio con voce rilassata e sorriso sulle labbra sposta l'accento sul Congresso provinciale più volte rinviato: "Noi siamo stati sempre pronti a tenerlo. Chi ha alzato la voce, generando confusione, sono sempre stati altri. Basta vedere chi voleva il Congresso alla fine dello scorso anno per poi non volerlo più con l'inizio del nuovo. Qualcuno ha indicato candidato il candidato alla Segreteria prima di noi? Non vuol dire nulla. Noi lo abbiamo indicato ed eravamo realmente promti a tenerlo. Altri non lo hanno voluto". Quanto alla "partita" per le candidature alle Politiche del 4 Marzo dice: "Ho dato la mia disponibilità alla candidatura per sostenere il partito ma questo non vuol dire che io debba accettare condizioni imposte da altri. Quando dico di volere battermi nell'uninominale secco, dico solo che sono abituata a misurarmi, a confrontarmi sul territorio. E' lì che voglio vincere o perdere le battaglie. Posti sicuri non fanno per me. Li lascio ad altri. Da candidata o meno sosterrò comunque il Partito. Lo farò da iscritta e da Presidente del Consiglio regionale. Vedremo cosa accadrà". La D'Amelio, non vuole "cedere" a Del Basso De Caro ed in "virtù della ragion di partito" non si vede perchè debba essere lei a lasciare il passo. In quel di Summonte, circondati dai "compagni" della D'Amelio abbiamo ascoltato tra le voci di sottofondo due cose: La "pace" fatta dopo due anni tra l'ex Segretario ed il PD provinciale sembra si basi sull'accordo politico (ndr, accordi politici, politici, politici, beh, bisogna ribadirlo a qualcuno che magari non sente, magari non sa leggere, magari non capisce) che soprattutto in caso di elezione in Parlamento dell'ex Senatore, l'ex Segretario possa essere il candidato alle regionali per l'area De Luca. Ma se De Luca "restasse" ad Avellino? Se De Luca subentrasse alla D'Amelio? Nessuno parla, in giro, di accordo, tra area De Luca e quella Del Basso De Caro ma di certo la D'Amelio sta facendo in modo che De Luca diventi un suo alleato - della D'Amelio-  (giù potrebbe esserlo da qualche giorno?) nel sostenerla ad ottenere il Collegio uninominale dell'Alta Irpinia. De Luca, ha giocato le sue carte sapendo di avere due "opzioni" (eventualmente il paracadute) ma questo lo ha anche messo in un "vicolo cieco". Sarà lui che dovrà impegnarsi più di altri per far trovare la quadra, iin un puzzle in cui egli non sia il "pezzo che si elimini da solo". Uno scambio di battute "centrato e ficcante" con la D'Amelio (anche con altri che riporteremo con aggiornamenti in un prossimo futuro), che termina con un sorriso, come era cominciata la chiacchierata, un sorriso però sornione, riferendosi al Congresso ed alla Città: "Le armi migliori vengono tirate fuori al momento opportuno". Chi ha la capacità di capire capirà.

NDR: Come è evidente la pagina politica di cinquerighe è molto equilibrata e lo è anche nell'occuparsi delle varie "fazioni" del PD. Da qualcuno stiamo ancora aspettando le scuse. Non vada in giro a "lamentarsi" e si cosparga il capo con la cenere. A noi di Cinquerighe non piacciono quelle persone che sembra parlino "in italiano" salvo poi vederle perdere facilmente le "staffe" farfugliando in un dialetto, chissà di quale paese arabo. Non necessariamente parliamo di politica o di politica ma se ce ne fossero di personaggi del genere, in politica, nel PD o altrove, non bisognerebbe considerarli. 

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