Stefano La Verde, PD scrive una lettera aperta al Commissario Politico dei "dem" irpini, David Ermini. Di fatto, è ancora scontro, più che mai (ci permettiamo di ampliare la veduta) tra l'area "decariana" alla quale è vicino La Verde e quella dei "dameliani". Un duro intervento nel qual viene chiesta una "vigilanza" sullo svolgimento dei congressi locali. Non si è tenuto il Congresso provinciale (rinviato in extremis un'altra volta) ma si stanno svolgendo quelli delle sezioni. A chi credeva di "pacificare" gli animi, (vedi Enzo De Luca, l'uomo del cambio di idea tra Natale e l'Epifania), questa è la risposta

“Ho dovuto constatare, con grande amarezza che il Circolo PD ai quale sono iscritto, (ilFrancesco Sanctis di Avellino). ha celebrato lo scorso l3 Gennaio il proprio congresso senza invitare la mia persona (e non solo). La stessa cosa avvenne all'atto dell'inaugurazione del Circolo dimenticando che gli iscritti hanno tutti gli stessi diritti! Mi fa piacere ricordare che sono un elettore del PD e che sono stato, tra l’altro, nella mia non breve esperienza politica, Consigliere comunale della citta di Avellino per quattro consiliature, capogruppo del PD in Consiglio Comunale e Vicesindaco deila città di Avellino: e sono ancora. per quello che può valere, componente dell'Assemblea Regionale del PD. Gentile Onorevole, vorrei pregarla cli invitare i suoi collaboratori a controllare ed a fare in modo che le assemblee congressuali si svolgano nel rispetto di un minimo di regole e che sia consentito. almeno. la presenza degli iscritti! E soprattutto che non sia leso, come nel mio caso, un legittimo diritto derivante dali'iscrizione al Partito Democratico! Non vorrei che alla vigilia di una campagna elettorale (così importante) ci si chiudesse nel segreto di qualche abitazione privata. Non le nascondo che ho ancora grande desiderio di continuare a votare per il PD, ma spero che, in futuro, a causa di comportamenti come quelli raccontati, non prevalga Ia tentazione cii mandare tutti a "quel paese"”.

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