"Al tempo dell’appello ai Liberi e ai Forti di Don Luigi Strurzo c’era il malessere per l’aumento delle condizioni di disuguaglianza tra le persone ed il desiderio di rottura. In quel momento Sturzo lanciò un’iniziativa che sembra quasi disperata. Eppure quell’iniziativa è stata in grado di produrre un risultato eccezionale". Giuseppe De Mita, parlamentare de "L'Italia è Popolare" nella lista Civica Popolare con Betrice Lorenzin verso le Politiche di Marzo. "La celebrazione di oggi (ieri, ndr) non è un’evocazione stanca, è il ricordo ed il recupero delle ragioni umane, politiche e culturali che hanno ispirato quell’iniziativa che conserva una sua straordinaria attualità.  Oggi ci ritroviamo nella condizione di poter reintrodurre all’interno del nostro panorama politico una posizione di riequilibrio. Non per forza dobbiamo costruire una posizione vincente, ma una con la quale gli altri sono costretti a misurarsi. Abbiamo l’occasione di dare evidenza al fatto che la vocazione maggioritaria era un equivoco culturale perché in realtà nascondeva quasi una pulsione totalitaria. Oggi ritorna la coalizione la cui logica è il convincimento che la moltitudine la si governa solo con la complessità. Il Popolarismo è l’organizzazione della risposta possibile ai problemi delle persone nel tempo e nel luogo che vivono. La nostra posizione deve essere quella di declinare il popolarismo in termini di proposte che introducano una gerarchia di valori: prima viene la persona, poi la tutela della persona nelle forme che il contesto storico ci suggerisce e, quindi, il resto. Non credo che oggi si possa rifare la Dc, ma credo che oggi si possa rifare il Partito Popolare: Sturzo introdusse le ragioni dello scontro non con i socialisti, ma con i cattolici conservatori perché sapeva che sul piano dell’agire laico esistono i cattolici progressisti e quelli conservatori, quelli che vogliono eliminare le disuguaglianze e quelle che lavorano per mantenerle. Pure se all’inizio troveremo qualche porta chiusa, dovremo ispirarci al coraggio di chi ha visto oltre l’orizzonte dell’occhio umano, per verificare che una scelta ispirata da grandi principi ha molta più vita di quella che possiamo immaginare.  Rinnovando il ricordo dei nostri padri dobbiamo avere la temerarietà di saper seguire le cose che nascono".

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