Stando alla "bozza" delle candidature alle prossime Politiche del 4 Marzo sembra esserci il serio rischio che il PD irpino "sparisca" dalla "geografia parlamentare"; leggi: Politiche; PD male D'Amelio gran colpo Del Basso De Caro a metà De Luca out. Un partito, sia oggi PD che ai tempi della Margherita, PPI, PDS, DS e prima ancora DC, PCI ha sempre avuto una forte rappresentanza e posizione di "comando" soprattutto con i democristiani o ex, vede oggi, chiaramente lo spettro del baratro. Di chi è la colpa? Gli ultimi cinque anni non sono certo un curriculum esaltante. I due parlamentari uscenti Valentina Paris e Luigi Famiglietti pare non avranno la certezza della rielezione data la "posizione in graduatoria". "Parliamo" quando mancano più di 48 ore al termine ultimo per la presentazione delle liste ma è oramai certo che il PD irpino non "gode" di grande considerazione da parte del Segretario nazionale, Matteo Renzi, "accusato" da tanti, anche in Irpinia di voler scegliere i candidati della minoranza; qualcuno ci ha detto: "manco ai tempi della DC".  Allora, bisogna chiedersi, cosa hanno fatto i due? Certo, sul territorio Famiglietti ha dato qualcosa in più rispetto alla atripaldese ma alla fine essere stati troppo "renziani" (perchè essere "orfiniana" è diventato nel tempo essere più "renziani dei renziani") cosa ha portato al partito in Irpinia? L'Amministrazione del comune Capoluogo, a guida PD di certo non rappresenta un punto a favore. Ricordiamo i "manoscritti" da parte di Consiglieri dem, inviati a Renzi per "destituire" Paolo Foti affinchè il PD non affondasse. Se Foti, con le sue "dimissisioni plurime annunciate e mai confermate" fosse stato "mandato a casa", le cose sarebbero andate meglio? Il PD aveva la maggioranza per la sfiducia ma non l'ha mai votata quindi le "letterine" hanno solo rappresentato una "gaffe" enorme come tante altre, politicamente parlando. "Il tuo Sindaco" "pubblicizzavate", quindi anche il vostro, ricordatevelo, oggi più di cinque anni fa? Ci si chieda: E' più Foti il "male" dell'Amministrazione e del PD o più i Consiglieri e chi lo ha scelto "impedendo" le Primarie, all'epoca? Se non ricordiamo male, Enzo De Luca ha fatto "mea culpa" ma ora a che serve? Le Segreterie PD, una sul finire di mandato (non si mai capito perchè è stata "cacciata" la Caterina Lengua, impedendole di fatto la candidatura per il secondo "giro", al di la dei meriti o demeriti della stessa in quanto il "dominus" contrariamente a quando diceva una "stratega" di matrice socialista c'era e c'è stato, almeno sino a poco tempo addietro, De Luca (politicamente parlando, sempre) e l'altra "nata e subito morta" hanno delle colpe? La seconda, in particolare, "abortita" in un anno e mezzo scarso (ed è tutto dire) cosa ha fatto in quel periodo? Il "Direttorio" sopraggiunto, cosa ha fatto per "salvare" la Città (se la si riteneva in "balia" di una gestione politica non eccelsa?). Cosa hanno fatto, Segreteria e Direttorio per alzare il livello del Partito? Nulla, stando ai fatti di oggi. Possiamo essere contraddetti? Dimostratecelo. 

Inoltre: Siete stati all'80% renziani al Congresso "anticipato" dello scorso Aprile (non ancora un anno) con 5 membri "nominati" nell'Assemblea nazionale. Ebbene, a questo punto, almeno 4 dovrebbero dimettersi: Sebastiano Geata, lo stesso De Luca, Chiara Maffei, Francesco Iovino. Gaeta non lo si "sente" mai, almeno "non da queste parti" ma sembra sia molto "famigliettiano", De Luca ha parlato contro ma solo ultimamente ma sul lato "provinciale", la Maffei con "interventi" molto critici, "salvo la parentesi referenum", soprattutto negli ultimi tempi attacando un partito evanescente a tutti i livelli e Iovino che sui social non risparmia "bordate". Capiamo che uscire oggi da partito è cosa difficile vista l'assenza di alternative ma restare in un partito (soprattutto Maffei e Iovino - contrapposti a livello locale ma"uniti nelle critiche") che senso ha? Almeno, sia dia un segnale forte, lo abbiamo gia detto più volte: dimettetivi dall'Assemblea nazionale. 

L'unica "speranza" sembra sembra essere Rosetta D'Amelio, che ha voluto ed ottenuto l'uninominale alla Camera, collegio Alta Irpinia, il che vuol dire "corpo a corpo" con il "rischio" di non essere eletta ma la Presidente del Consiglio regionale vuole così perchè è abituata a "guadagnarsi" l'elezione. Posti blindati, al contrario di altri, non li cerca. A questo punto "compattatevi" a lei e sostenetela. Ha dimostrato ai "decariani", gli irpini "allenati" da Umberto Del Basso De Caro il quale non ha ottenuto la candidatura al Senato. almeno al momento, ripetiamo (Palazzo Madama dicono i suoi, era, è,  la "prima scelta" ma comunque verrà eletto perchè il collegio è blindato, come si suol dire. Resta peròl'essere un sannita e questo "conta" in Irpinia), di non essere "demitiana", anzi ha "fatto loro un favore" visto che "urlavano" contro il no a Giuseppe De Mita (che potrebbe "scendere" ad Avellino, peggio per qualcuno). A questo punto, la logica vuole, che, i "decariani" sostengano la D'Amelio in Alta Irpinia, per salvare il salvabile. 

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