Benevento. "Abbiamo messo in campo il massimo sforzo possibile. Almeno per chi ci ha creduto. Ma è evidente che l’impegno, la proposta programmatica, i toni pacati ed il rispetto messi in campo non hanno rappresentato anticorpi sufficienti contro il populismo dei movimenti antisistema".  Carmine Valentino, Segretario, rieletto solo tre mesi fa, circa, candidato alle Politiche tenutesi ieri ma che non ce lha fatta per entrare in Parlamento. "Siamo un partito dall’animo democratico, e come tale prendiamo atto della sconfitta e di quello che è stato il voto espresso dai cittadini il quale va rispettato. Solo il tempo, adesso, ci potrà dire quale sarà la portata dell’investimento fatto dagli elettori ed il peso che questi risultati avranno sul Sannio, in Italia e non contesto europeo, delle cui conseguenze non nascondo essere molto preoccupato. Certo, dire che siamo in linea con quello che è stato il trend nazionale non solleva alcuno dalle responsabilità della nostra classe dirigente. Il partito come in città anche in provincia non ha tenuto, in particolare poi il risultato conseguito in città merita sicuramente una approfondita analisi. Vera e senza ipocrisia. Un abbraccio a tutte le democratiche e Democratici, ai tanti volontari, a tutti coloro che ci hanno creduto ed hanno messo in campo impegno e passione. Abbiamo la responsabilità di andare sin da subito ad un confronto con il popolo Dem per proporre ogni utile iniziativa nell'interesse del Partito. Auguro un buon lavoro agli eletti affinché possano essere interpreti veri delle istanze della nostra terra".

NDR: Valentino, eletto di nuovo Segretario solo pochi mesi fa parla di una analisi vera e senza ipocrisia da fare. Il PD lì, nel Sannio, non ha tenuto nonostante la "parvenza" di unità. E' naturale che dopo un appuntamento elettorale si tirino le somme ma dire che il PD non ha "drenato" è la dimostrazione che la sconfitta è ancora più drammatica, lì, dove c'è il "sommo". In sostanza, tra Avellino e Benevento "esce" (dovrebbe mancare solo l'ufficializzazione) solo, il sannita Umberto Del Basso De Caro. Una sconfitta per le due federazioni, soprattutto per la "quota" irpina che fa riferimento all'ex Sottosegretario alle Infrastrutture ed ai trasporti (Il PD non sarà manco il primo gruppo parlamentare, a quanto sembra, delle "previsioni", nessuna azzeccata, tranne la elezione oramai certa che era scontata sin dall'inizio visto la "tipologia" di candidatura. Se a Benevento si dovrà tenere una analisi senza veli su questo voto, in Irpinia, dove il PD è stato asfaltato, compresa l'ala decariana, anzi qualcuno "ipotizza" complici dello sfascio insieme a tanti altri, come "la si metterà"? Si comincerà a dire che è colpa del Direttorio? Ancora? Ma qualcuno non doveva salvarlo? Il PD affondato nelle due province e bisogna "ricordare" che nel Sannio non vi è stato il Direttorio irpino (Valentina Paris, Rosetta D'Amelio, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca). 5 mila iscritti nel Sannio contro 12/13mila in Irpinia e questi "non risultati" sono stati capaci di ottenere? Vedere qualche "anti - De Mita", in campagna elettorale al fianco di Giuseppe De Mita, certo non ha portato voti visto che non lo volevano nella "coalizione-incorporata" 

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