Le elezioni Politiche del 4 Marzo hanno "segnato" il tracollo del PD nazionale e di quello Campano (irpino e sannita quindi) e con probabilità della fine di un sogno mai cominciato per davvero a costruire, quello del "partito-contenitore" alla Democratici (USA) o Laburisti (UK). In questi tre giorni abbiamo "ascoltato" personaggi (non intendiamo il "personaggetti") sia del mondo "politico, o pseudo tale" e "commentatori o pseudo tali) affannarsi (e non intendiamo "affannati mentali" alla Crozza-De Luca), nel dire che qualcuno nel PD irpino-sannita ha vinto o comunque ha "salvato" qualcosa. Ma cosa? Ma si sta scherzando? Si vuole prendere politicamente in giro qualcuno o addirittura se stessi? Chi ha fallito più di tutti, sono gli "anti-De Mita" in quanto il loro "sogno" di "spodestare" Ciriaco ed il nipote Giuseppe, questi candidato nel Collegio Alta - Irpinia (quello che doveva essere di Rosetta D'Amelio che i "decariani" non hanno sostenuto - la Presidente del Consiglio regionale a questo punto, vista la debacle dem, ringrazierà il Governatore Vincenzo De Luca per la non candidatura, lo diciamo con simpatica iroinia - . La D'Amelio forse non avrebbe fermato l'onda d'urto ma avrebbe potuto arginarla almeno un pò, certo meglio rispetto ai "combattenti" schierati) è stato realizzato dal Movimento 5 Stelle, un loro "nemico", non certo dagli stessi dem, soprattutto quelli vicini ad Umberto Del Basso De Caro (il quale è stato eletto in Parlamento ma le percentuali del PD nel Sannio ed in Irpinia sono ai minimi termini, al di sotto della media nazionale, sul 15% quindi, se questa è una vittoria, se questo è un aver "parato il colpo", se questo è un aver fatto meno peggio degli altri, allora vuol dire che qualcuno legge numeri di altre elezioni) i quali si sono battuti per non farlo candidare in "coalizione" ed hanno perso e poi hanno dovuto pure votarlo (noi crediamo che lo abbiano fatto, i numeri e le "chiacchiere" sembrerebbero dire altro); dell'essere oppositori a De Mita, i socialisti, quelli interni al PD, in questo caso, dalla Chiara Maffei, allo stesso Del Basso De Caro, alla Rosanna Repole, Sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi, che con noi di Cinquerighe ha detto che avrebbe avuto bisogno di "tranquillanti" per votare la sua coalizione con dentro De Mita, come anche l'uomo di punta dello schieramento decariano, a Livio Petitto il quale disse di non volere accordi con i "camerieri" di De Mita nella corsa congressuale che poi non c'è stata, quindi, figurasi il "sostenerlo" direttamente quanto possa essere stato un "rospo" indigeribile, ne hanno fatto una "bandiera ed oggi si viene a dire pure che hanno vinto o perso bene (siamo alle Battuta di Bersani nel 2013, ricordate? Siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto. Così i decariani, parafrasando, "siamo arrivati ultimi ma non abbiamo perso"). A questo punto ci viene in mente Roberto Giachetti). Con questo, vogliamo dire, che se si è contenti di una elezione, quella di Del Basso De Caro, che era scontata (anche se ad un certo punto stava diventando "tormentata") allora vuol dire che la politica rigira tutto come fosse una frittata. L'area decariana oltre a guardare e preoccuparsi della "magrissima" percentuale racimolata in Irpinia, ad Avellino deve guardare con molta preoccupazione la percentuale del PD sannita il che sta a significare che è alla "radice" che manca la forza. Lì, l'albero è "seccato" ed i rami sono caduti. Qualcuno dovrebbe capire che ora bisogna innaffiare le radici per farle "sconfinare" in Irpinia (se ancora sono legati a quall'albero, quanti e chi, vedremo tra un pò, prima, sarebbe un segnale o dopo le elezioni amministrative ad Avellino). Dovrebbero iniziare la "potatura" per cercare di "rafforzare" i "rametti" per non "sprofondare" in Primavera. Piuttosto, riportiamo ai socialisti dem ed al "restante" quello dice il caro "socialista doc" ovvero pensate a salvare il Soldato Ryan (Matteo Renzi) che continua a correre come Forrest Gump. Questo "poveretto" è in confusione politica. Ha dilapidato un patrimonio di consensi e storia ed ancora non si arrende. Pensate a questo, non alle battaglie tra poveri, tra perdenti. 

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