Avellino. "Oggi pomeriggio, davanti ad una platea foltissima, abbiamo analizzato l’esito elettorale delle Politiche. Non possiamo nascondere che il 4 Marzo ha vinto il voto di protesta e di contestazione al sistema politico e partitico tradizionale. Far finta che non sia successo niente è un grande errore. Quello che è accaduto, al contrario, può essere una lezione anche per noi. E’ necessario evidentemente un cambiamento. Dobbiamo essere pronti a cambiare. In questa fase dobbiamo avere la capacità di darci una prospettiva politica nuova: abbiamo dalla nostra intelligenza, capacità amministrativa, condivisione delle scelte fatte finora e attraverso questo patrimonio è nostro dovere proseguire, provando a trovare nuova sintonia con il sentire delle persone. Solo così potremo stanare il giocoliere di turno e le sue illusioni". Maurizio Petracca de "L'Italia è Popolare" analizza, il "post 4 Marzo", voto Elezioni Politiche. "Le amministrative ad Avellino possono essere un primo banco di prova. Io sono di Avellino. Vivo ad Avellino. Sento di dovermi impegnare al massimo. Proveremo a costruire un progetto sula scia di quello che stiamo facendo da tre anni a questa parte. Ma nessuno deve minimizzare o non considerare la crisi che attraversa tutte le forze politiche, nessuna esclusa. Di fronte a questo non c’è vocazione maggioritaria che tenga perché il partito dalla vocazione maggioritaria oggi non esiste più. Dobbiamo riuscire a determinare le condizioni affinché si possa restituire una sana amministrazione a questa città. Veniamo da cinque anni di disastro amministrativo, l'analisi politica dalla pagina del Consigliere regionale, il giudizio non può che essere questo, ed è da questo disastro che bisogna ripartire. E' evidente che non si può ricostruire sulle macerie insieme a coloro che hanno generato le macerie, insieme, cioè, ai protagonisti di questo disastro. Al di là dei simboli, tutte le forze responsabili devono impegnarsi seriamente e concretamente per un progetto di ricostruzione della città. E’ tempo di ripartire e di ricostruire. Al lavoro, insieme".

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