Il Partito Democratico irpino per l'ennesima volta si ritrova a discutere o a farsi la guerra sul se tenere o meno il Congresso provinciale. Celebrarlo in questa fase sembra un controsenso in quanto dopo la "drammatica e traumatica" sconfitta alle Politiche del 4 Marzo il partito è nel "caos" più totale (lo è in realtà da tempo, sia localmente che sul nazionale) con le dimissioni del Segretario Matteo Renzi e quindi l'andare verso nuove "elezioni all'interno del PD". Non si sa quali "orientamenti" si andranno a formare; non si sa se Renzi opterà per una "propria strada", non si sa se di fatto, come il Congresso del 30 Aprile scorso "consegnerà" di nuovo un "partito renziano" affidato direttamente o indirettamente a lui ed in tutto questo, ancora non si conoscono i tempi della fase congressuale. A queste condizioni tenere il congresso provinciale sembrerebbe un assurdo ma potrebbe anche non esserlo in quanto significherebbe, almeno formalmente "serrare le fila" (se fatto con intelligenza e e visione politica) in vista delle Amministrative che coinvolgeranno il Comune Capoluogo. Da oltre due anni dalle dimissioni di Carmine De Blasio il partito non vede la conclusione della vicenda e proprio per questo, a costo di essere un paradosso, sarebbe meglio tenere il Congresso subito con un altro a poca distanza, eventualmente, per evitare l'agire in proprio delle varie anime. Che tutti mantengano "mani libere" potrebbe essere più "pericoloso" per il Partito e le elezioni Politiche ne sono la prova, infatti, il PD irpino senza guida, sia al Referendum sulle Riforme, 4 Dicembre 2016 che il 4 Marzo 2018 ha ottenuto il risultato, di fatto, quello o tra quelli peggiori, sotto la media nazionale in entrambi gli appuntamenti, all'ultimo il 15 contro il 18 nazionale; (Non penseranno che porterà male il 4?). David Ermini, Commissario politico (osannato a fasi alterne ma questo è sinonimo di "instabilità politica" degli "osannatori") vuole il Congresso, del resto è lui il "capo" e questo in tanti sembrano dimenticarlo e lo vuole insieme all'area di Enzo De Luca (area, come le altre, che più volte ha cambiato idea); loro due contro tutti, sembrerebbe; vedremo chi la spunterà. 

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