Avellino. "Del Basso De Caro è stato silurato a Benevento così come Giuseppe De Mita, meglio dire i De Mita lo sono stati in Irpinia. A salvarlo siamo stati noi irpini, soprattutto una parte di noi". E' durissimo l'attacco ad Umberto Del Basso De Caro, rieletto in Parlamento ma con percentuali minime per il PD sia nel Sannio che in Irpinia, il 15%, che porta un pezzo dell'area che in provincia di Avellino a lui si richiama. Questo nella serata che ha visto i decariani riunirsi per discutere del post voto Politiche del 4 Marzo scoprendo poi, in tanti, che si trattava di un "incontro aperto" (tra l'altro una modalità di convocazione che non è piaciuta a nessuno degli appartenenti ad altre aree. Qualcuno arrivato a via Tagliamento è subito tornato a casa. Qualche altro, pur restando ha detto "io non faccio parte dell'area Del Basso De Caro. Non è questo il modo di convocare gli iscritti". Sentiamo di dare pienamente ragione a quanti hanno manifestato contrarietà alla modalità di "chiamata" in quanto doveva spettare a chi regge il partito, quindi a Giuseppe Di Guglielmo e Mario Pagliaro, il secondo, sembra sia stato invitato (ed abbiamo detto tutto), questa la "formula". "Il Partito invita iscritti, Sindaci ed amministratori ad analizzare con il rappresentante del collegio, il voto alle ultime Politiche". Non era il modo di farlo a mezzo stampa con nota della segreteria dell'area e con telefonate di invito. Doveva "invitare" il PD e non Del Basso De Caro". Questo è l'appunto, per essere "garbati" a chi ha organizzato la "serata". Non riportiamo i nomi di chi ha fatto le due dichiarazioni  per motivi di rispetto verso chi ha fiducia nella parola data e per questo si apre con facilità. Il concetto che emerge è questo, parlando strettamente di Politica e non di "organizzazione": "In Irpinia, ci dicono esponenti "decariani", il PD ha preso una batosta così come nel Sannio. I nostri voti, nel nostro comune hanno tenuto a galla sia l'ex Sottosegretario che il PD (quota comunque sotto la media nazionale). Abbiamo manifestato a Del Basso De Caro le nostre perplessità su come si è condotta la battaglia elettorale e soprattutto abbiamo detto che vanno riviste le gerarchie interne". Sino ad ora una "spaccatura consumata nel silenzio" che si ricomporrà solo se al "giglio magico" verrà "strappato" qualche "petalo" ed "integrato"; una "rottamazione" del "giglio". Che cosa ci è stato detto in parole "spicciole"? Molto semplice, più di uno e che ha consenso, non gradisce il "giglio magico" intorno a Del Basso De Caro, fatto soprattutto di donne, con qualcuna che conta il proprio voto e non più. Non ricostruiamo neanche la "mappa geografica" del voto "decariano" ma chi ha un minimo di "arguzia" ci arriva. Ci sono paesi dove il PD non ha preso grandi percentuali e pure, ci sono esponenti nelle "grazie" di Del Basso De Caro che si ergono a "consiglieri"; questo proprio non va giù a chi ha portato i "voti". Le "frizioni" vi sono state sin dalla costituzione dell'area. Molti non gradiscono i "messaggi promozionali" che qualcuno fa a discapito di altri. Del Basso De Caro dice, "uscendo dall'area" che sarà il rappresentante di tutti, anche sul territorio irpino, ma a sentire, tanta parte, non vi è tutto questo entusiasmo ad essere rappresentati (visto anche quanto accade all'interno della stessa area "decariana") e chi pure riconosce che bisogna tentare di trovare un minimo di sintesi non accetta i modi che hanno i "decariani", sia in passato che ancora adesso. La diplomazia si pratica con toni e gesti umili.

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