"Umberto non è un fesso. Significherebbe perdere prima di iniziare". E' una delle reazioni alla "voce" che sembra "montare nell'aria" relativa ad un dialogo tra il Deputato PD, Umberto Del Basso De Caro, sannita (qualcuno comincia a sottolineare la provenienza geografica, pur se eletto nel collegio Irpinia-Sannio) e Maurizio Petracca, Consigliere regionale di "Italia è Popolare"  il partito di Gioseppe De Mita, quindi dello zio. Ciriaco De Mita, in vista delle prossime Amministrative che vedono coinvolto il comune capolugo, Avellino ed una realtà importantissima, anche "simbolicamente" contro il "demitismo", almeno alle ultime Elezioni, come Sant'Angelo dei Lombardi, dove Rosanna Repole, uno dei punti di forza dell'area decariana, è Sindaco uscente. Ciriaco De Mita è stato tanto avversato dai socialisti dell'area "decariani", combattuto da una vita. Le ultime Politiche "celebrate" meno di 20 giorni fa, il 4 Marzo hanno rappresentato il momento peggiore per questi esponenti, in quanto Giuseppe De Mita, candidato contro la loro "volontà e le loro battaglie" è stato sì, non eletto ma a "batterlo" ci ha pensato il Movimento 5 Stelle con il PD finito ai margini dei pensieri dell'elettorato. "Anche soltanto pensare una ipotesi di dialogo con il Consigliere regionale, Petracca vorrebbe dire consegnarsi a De Mita, sparire dai radar degli elettori e degli stessi iscritti, perdere totalmente la credibilità, quella rimasta. Non si può immaginare una cosa del genere", ci dice qualche altro che la butta su una "alchimia estrema" ovvero, quella "di mettere zizzania tra Petracca ed i De Mita nell'ipotesi della spinta a far entrare in Giunta regionale, Giuseppe De Mita, andando ad offuscare il lavoro di Petracca. Mi rendo conto che è un azzardo metterla così ma in politica alle volte il bianco è nero ed il nero è bianco. Non voglio proprio immaginare che dopo esserci turati il naso e votare, dobbiamo ricominciare e subire. Qualcuno crede che in una alleanza con l'area De Mita non saremo soccombenti verso di lui?". Facciamo notare inoltre che la Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale, è stata "accusata" dagli stessi "decariani" di essere troppo vicina a De Mita, qualcuno si è spinto soino al dire "Mai con i camerieri di De Mita"; a questo punto, se fosse "in itinere" un ragionamento del genere dove si andrebbe a finire? "Nel pozzo, semplicemente nel pozzo". L'incredulità dei decariani si "sposa" con l'incazzatura verso tale ipotesi, anche lontana. Qualcuno ha molta "paura" possa essere vera in quanto la diffusione è avvenuta attraverso la sola ed unica forma utilizzata, in Irpinia sulla politica locale, da Del Basso De Caro e qualche altro (modalità di comunicazione che non piace a tantissimi; "maggiore democrazia a partire da questo. Da tutti e verso tutti"). Petracca su Avellino in sostanza ha dichiarato che si cercherà di costruire una squadra senza tanti "steccati" ma il "paletto" è il "no" agli artefici del distrato politico nella gestione della Città. I "decariani", Del Basso De Caro, ricordano che il Sindaco Paolo Foti li ha ringraziati, qualche giorno prima delle Politiche, in un incontro a Cesinali "baciando" anche l'ex Sottosegretario, per il sostegno dato alla sua Amministrazione? Quindi, facendo l'equazione, tutti i "decariani" dovrebbero sparire dalle liste collegate con i demitiani; Se fosse una eventualità, per i "decariani"... Inoltre è a loro vicino, "decariani", il vertice dell'Alto Calore Servizi, che non proprio desta tante simpatie politiche... "Sono abituata a credere nelle persone di cui ho fiducia. Sono tranquilla e serena". Questa è una voce femminile a testimonianza della incredulità che regna a seguito della ipotesi ventilata anche se qualcuno sembra parlare di contatti diretti. Concludiamo. Se Del Basso De Caro avesse solo pensato di intavolare questo ragionamento, cosa ne penserà il "giglio magico"?. Qualche "petalo", più di uno ci ha detto di non saperne nulla (crediamo, ad un petalo in particolare, altri un pò meno) quindi la base non sa nulla. Come la penseranno i "decariani" di Atripalda che hanno combattuto contro l'area De Mita perdendo e consegnando la Città? Cosa penseranno a Sant'Angelo dei Lombardi "immersi nella neve"? Cosa penseranno a Mercogliano? Cosa penseranno ad Avellino? Cosa penseranno i giovanio vicino a Del Basso De Caro oppositori del "demitismo"? Se davvero fosse una ipotesi da tentare di praticare qualcuno comincia a chiedersi quale fosse e quale sia il "progetto" di Del Basso De Caro. Noi ci chiediamo: Nell'area del Basso De Caro sanno tutti "leggere" la Politica? Il cappello in testa da non mettere agli irpini, come diceva Chiara Maffei, non l'avranno proprio quelli come lei? 

N.B.: Quel "quadretto", Del Basso De Caro con Chiara Maffei (entrambi di estrazione socialista) che vediamo in foto, si "disintegreraà" nella eventualità dell'accordo con De Mita? Rosanna Repole quanti "tranquillanti" ingerire? Li ingerirà o farà altre scelte? Prima di un accordo, con simpatica irponia, diciamo: pensate anche alla salute di qualcuno. 

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