"Organizziamo un momento pubblico, aperto, per ascoltare le voci di chi ha qualcosa da dire sul Pd di oggi e sul Pd che sarà". Carmine De Blasio, ex Segretario, l'ultimo, dimessosi il 16 Gennaio del 2016 e da allora il PD non trova pace, chiama a raccolta quanti hanno ancora a cuore le sorti del partito. Un momento di riflessione, "A Microcrofono Aperto", il logo ricorda un pò quello di Amici, la trasmissione di Maria De Filippi, sarà un un momento di ascolto e confronto, presso il Circolo della Stampa ad Avellino, in Corso Vittorio Emanuele a partire dalle ore 17 doi oggi, per cercare di capire quali margini ha la formazione "dem" per avviarsi sulla strada del dialogo tra le varie anime, al netto di qualcuna (poco pesante, tranne una oggettivamente) e capire cosa fare del proprio futuro. Un PD, inoltre, senza Segretario nazionale in quanto Matteo Renzi, al secondo mandato si è dimesso dopo meno di un anno (30 Aprile 2017, la rielezione, con, anche questo secondo mandato terminato anticipatamente) a livello locale non può permettersi ulteriori passi falsi e decidere con "faciloneria" se tenere o meno un Congresso provinciale soprattutto perchè le Amministrative aspettano sull'uscio. Questa "riflessione", organizzata da De Blasio, potrebbe essere importante, di una prima svolta, se presa con lo spirito giusto, ovvero quello di provare a trovare un minimo di concordia (illudersi che si possano ricomporre le fratture è una utopia da alienare dalle menti pensanti) per prepararsi, alla meno peggio per le elezioni che vedono anche il Comune capoluogo dover rinnovare l'Amministrazione. Una "ammucchiata" solo per presentare un baluardo al Movimento 5 Stelle ma anche al Centrodestra, perchè se la coalizione berlusconiana dovesse trovare la quadra potrebbe essere un avversario molto più tosto di quanto si creda ed infatti le Politiche hanno dimostrato che sono sul secondo gradino del podio, non sarebbe la soluzione migliore. Unirsi tra "pezzi scontenti e sconfitti" anche provenienti da altre "geografie politiche" potrebbe essere un ulteriore danno per ciascuna delle parti ma anche per le realtà al voto. Questo incontro non deve essere una "gara" tra "sfidanti" come nella trasmissione televisiva Amici (anche se sembra ci siano diversi "ballerini ed attori" che cambiano idea e progeto troppo spesso - perchè in verità, sembrerebbe non ne abbiano), ma neanche un appuntamento tra Amici nel significato etimologico e di "aggettivo politico", in quanto non lo si è e soprattuto vengono da oramai tre anni, comprendendo l'inizio della "lite", di scontri a tratti duri, aspri. Deve essere un luogo, il Circolo, in cui "le parti a partecipare" se la dovranno senza peli sulla lingua. "Sputarsi il veleno in faccia" e non poi tornare sulle pagine dei giornali "mandale a dire". In un mese nulla si potrà "costruire", nè rapporti rotti, nè una vera e propria linea politica convergente ma evitare di farsi del ma, questo sì. Come? Liberando il campo da ogni ipocrisia; Vedremo se questo pomeriggio se sapranno essere "veri" quindi credibili.

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