Le Amministrative sono oramai alle porte ed entro un mesetto bisognerà presentare le liste. Tra i comuni che andranno al voto, quello del capoluogo, Avellino che si lascerà alle spalle l'Amministrazione di Paolo Foti (sempre non si ricandidi all'ultimo momento). Senza volere fare torto al Primo Cittadino uscente, il suo quinquennio viene definito dai più come non molto brillante per usare un eufemismo. La guida della Città è PD e questo Partito, senza Segretario provinciale si ritrova a dovere organizzare le operazioni per la riconferma a "palazzo di Città" ma senza una strategia uniforme e condivisa, proprio perchè sono divisi su tutto. Qualcuno ipotizza una ricandidatura dello stesso "uscente" proprio, sembrerebbe, perchè è difficilissimo trovare chi vada a "sobbarcarsi" le sorti dell'Ente e del partito. L'area vicina al parlamentare Umberto Del Basso De Caro in un modo o nell'altro ha sostenuto questa Amministrazione, soprattutto nell'ultimo paio di anni ma può dire di averlo fatto con convizione? Ora sentir dire che chi non ha sostenuto questa Amministrazione non può essere candidato con il PD fa "sorridere" ed ecco il perchè: Senza dilungarci troppo, nell'area "decariana" è entrata ad "amministrazione in corso" Enza Ambrosone, proveniente al PD, dall'UdC molto critica verso Foti (come tantissimi altri firmatari di documenti per "cacciare" il Sindaco, tra i quali i dameliani. Unico a non avere contraddizioni è Gianluca Festa che candidandosi contro nel 2013 ha dato solo il sostegno al ballottaggio, di fatto non ha mai condiviso l'operato di Foti, quindi non deve dar conto a nessuno), Ambrosone, dicevamo, tanto critica da scrivere questa lettera a Matteo Renzi, allora Segretario nazionale del PD. Questo un passaggio della lettera di Enza che riportiamo poi per intero: "Abbiamo voluto credere, nonostante gli insuccessi e le difficoltà collezionati da questa amministrazione cittadina sin dalla sua nascita, di poterci mettere a servizio di una svolta necessaria per l’interesse della città di Avellino e del Partito Democratico. Nel momento in cui formalizzammo il nostro passaggio in maggioranza ponemmo chiaramente delle condizioni, solo ed esclusivamente sul terreno programmatico, condizioni che, purtroppo, sono state puntualmente tradite e disattese". Questa la lettera con le crtiche pesantissime, quindi come fa qualcuno, a quanto sembra a partire dall'allenatore decariano, a sostenere certe affermazioni? "Indicaci la via per il voto ed evita estinzione PD Ambrosone e Montanile a Renzi". Concludendo velocemente. Livio Petitto, "uno che ha i voti, tanti", può rischiare di perderli seguendo in silenzio l'allenatore? Livio, "esci da questo staff" e tu, Chiara Maffei, socialista dem, dopo aver "sopportato" la candidatura di Giuseppe De Mita "avallata" dal PD puoi "sopportare" che si dialoghi con chi è sindacalista UGL? Non sei cresciuta con "valori sindacali" di altra "estrazione". Maffei e Petitto non sono "molto affini" ma il primo ha una "barca di consensi"; l'altra ha capacità e visione politica. Nessuno dei due può disperdere il proprio "patrimonio" in "manovre azzardate" di altri e delle quali non si capisce il senso politico. Proprio per questo occorre si tenga il Congresso provinciale del PD - 21 Aprile - (a costo di tenerne due ravvicinati); bisogna fare in modo che nessuno si muova come vuole e qualcuno non cerchi di "imporre" ad una area il proprio pensiero. Il Congresso provinciale si può celebrare visto che sono stati eletti i Segretari in grandissima parte dei circoli territoriali. L'area "decariana", obiettivamente, sino ad oggi, sembra "acetti" acriticamente il pensiero dell'alleanatore, o meglio non "reagisce" pubblicamente ma farlo "di nascosto" non è un bene, anzi. I "decariani" accettano di essere, politicamente, portati "a capezza"?

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