Il Partito Democratico irpino retto dal Commissario politico David Ermini ed i sub Giuseppe Di Guglielmo e Mario Pagliaro rendono noto che per oggi, Sabato 7 Marzo, alle ore 16 è stata convocata la Commissione Provinciale per il Congresso (C.P.C.) della Federazione provinciale di Avellino. Carlo Cortesi; Giuseppina Di Crescenzo; Franco Pascale; Virginio D’Adamo; Bruno Gambardella; Gennaro Lepore; Andrea Festa; Susi Iannaccone; Lorenzo Preziosi con il seguente Ordine del Giorno: pubblicazione platea congressuale; ripartizione seggi elettorali; varie ed eventuali.

Il Congresso provinciale del Partito Democratico, ad oggi non fa registrare "interruzioni" all'iter nonostante tentativi e speranze di evitarlo da parte di qualche area. Che il partito sia spaccato, anzi frastragliato più delle coste scandinave (i fiordi) è evidente dalle dichiarazioni dei singoli. Un tentennare che lascia davvero atterriti vista la condizione disastrosa in cui versa il partito a partire da quello nazionale, anch'esso senza Segretario. Qualcuno in Irpinia sembra dica si debba rinviare, almeno l'Assemblea provinciale che dovrà, restando così le cose, proclamare il nuovo vertice in quanto programmata per il 21 Aprile lo stesso giorno in cui si terrà quella nazionale lì saranno ben 5 gli irpini chiamati alla presenza: Rosetta D'Amelio, Enzo De Luca, Sebastiano Gaeta, Chiara Maffei, Francesco Iovino. Qualcuno non vuole anticiparla al giorno prima perchè questa potrebbe andare per le lunghe e quindi i 5 farebbero tardi a quella romana del giorno dopo? Poveretti, arriverebbero stanchi e poi da loro dipenderà l'esito sia del Congresso locale che della riunione nazionale. Ma stanno scherzando? Qualcuno pur di non tenere il Congresso pare non abbia più cosa "inventarsi". Solo 5 (sappiatelo) dovranno andare nella Capitale, non tutte le "migliaia" di iscritti e questo è il vero nodo: ancora non si capisce quanti sono i tesserati (13000 circa?) e quale sarà l'effettiva platea ammessa al voto. Che i "dem" siano "frammentati" è evidente dal fatto che ieri vi è stata una riunione di rappresentanti di circolo (a noi risulta non moltissimi, anzi) con idee discordanti, tenuta a via Tagliamento ed un altro incontro "A microfono aperto" bis avvenuto a Solofra. Oltre questo, l'area di Gianluca Festa dove sta? Quelli vicini all'esterno Angelo Antonio D'Agostino dove sono? I presunti big parlano a "mezza bocca" di unità da raggiungere ma non si sa basata su quali presupposti e avendo presente che questa "unità che non vuol dire unanimità" ripeteva sino alla noia, fino a qualche mese fa un "allenatore" non è stata ottenuta nel momento cruciale delle Elezioni Politiche dello scorso 4 Marzo, non si capisce perchè debba o possa essere possibile oggi. Oggi, a due giorni scarsi dalla presentazione delle liste. Se un "nome unitario" ci fosse stato davvero bisognava farlo almeno qualche giorno fa, poco dopo la convocazione della stessa assise congressuale ed invece ancora si brancola nel buio. Affidarsi in extremis ad un nome che possa rappresentare la maggior parte del partito sarebbe alquanto strano visto la "storia" e quindi per niente credibile. Il nome, chiunque esso possa essere eventualmente non potrà avere particolare voce in capitolo in quanto non potrà essere la reale sintesi di "anime" che non si incontrano (leggi qui: Reggenza PD col "duopolio"? D'Amelio non può stare con Del Basso De Caro). Il "parlare" è solo e soltanto inteso quale analisi politica. Quanto a queste convocazioni di rappresentanti di circoli, piuttosto estemporanee, e dovute ad una manciata di "attori" divisi tra la scorsa Estate ed inizio Autunno con questi della "stagione" fine Inverno-inizio Primavera. Sembra più che altro una "vetrina politica" che nulla di concreto ha portato e nulla apporta; questo vale per tutte quelle adunanze tenutesi in periodi di voto "reale o presunto". 

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