Il Congresso provinciale del PD irpino, ha, dopo il rinvio di una settimana, al 22 e 23 Aprile, ancora qualche momento di incertezza e di attesa. Ieri, Mercoledì, vi è stato l'incontro a Roma, con Andrea Rossi, Resposabile della Organizzazione nazionale che ha visto protagonisti i candidati alla Segreteria irpina, Giuseppe Di Guglielmo e Michelangelo Ciarciaaccompagnati dalle rispettive truppe con in testa Rosetta D'Amelio ed Umberto Del Basso De Caro. Al seguire del vertice è stato riferito che Rossi avrebbe riferito al Segretario-Reggente Maurizio Martina e per la giornata di ieri vi sarebbe dovuta essere, si attendeva, una ulteriore risposta quindi a conferma o a "cancellazione" dell'Assise. Certo, che "negare" la decisione presa una settimana fa dal PD nazionale sarebbe un controsenso e l'ennesima "retromarcia" ma tant'è, c'è chi aspetta e tra questi i "decariani" che attendono il Sabato che potrebbe essere quello "del villaggio" (l'attesa è il piacere ancor più della festa), se arriverà, tra oggi, Venerdì e domani, il nuovo rinvio (che non servirebbe a nulla se non a "congelare" le parti) o l'annullamento che sarebbe comunque più "diligente" rispetto al "procastinare" ancora anche se con tutte le "brutte figure" passate ai posteri. L'area "deluchiana" della quale fa parte Ciarcia e quella "decariana" sembrano concordare nel "disertare", eventualmente si tenga ma passi in tal senso non se ne vedono (se non si crede in questo Congresso, con queste regole e con questi numeri, certamente non si potrà cambiare tutto in poche ore o giorni, quindi dovrebbe essere ovvio "abbandonare" già adesso ma si aspetta (un "decariano doc" ci ha reso edotti su  un "detto" di Mirabella Eclano...chiedete a lui, lo "scoverete" visto che conoscete i votri "polli" e vi dirà"). Sarebbe poco "istituzionale"? Chissà. Di certo l'area De Luca vuole il Congresso prima delle Amministrative e questo lo abbiamo "spiegato" nel pezzo: Congresso PD; De Luca-De Caro alleanza contro Festa Sindaco Vignola "mina". Cambiamento di posizione ancora una volta? Ricordiamoci dello scorso Natale e della scorsa Epifania con decisione opposta e radicale in 15 giorni. Una scelta del genere apparirebbe poco plausibile anche perchè sostanzialmente la Commissione di Garanzia Nazionale ha bocciato i ricorsi dell'accoppiata "cancellando" le tessere della loro parte. E' significativo il tutto. L'eventualità che non si tenga il Congresso, con queste basi rappresenta più una sconfitta che una vittoria ma ancora non lo hanno capito. C'è da chiedersi. Se il Congresso si terrà, gli irpini (perchè questo è il Congresso del PD irpino per chi lo avesse dimenticato) rimarrebbero fuori dagli organismi del Partito, quindi Segreteria ed Assemblea senza battere ciglio? Come ci spiegava, qualche ora fa un "socialista doc": "stare all'opposizione, con una quota del 30% sarebbe più decisivo che non far parte di una maggioranza divisa, dilaniata. Quando si dovrà decidere (poniamo che il Congreso si tenga e con queste percentuali) su candidature, alla Regione ad esempio, all'opposizione un nome andrebbe di sicuro mentre in una maggioranza raccogliticcia farebbero fatica a trovare la quadra sul nome". Il ragionamento del "decariano doc" non fa una piega ed è lo stesso fatto da un "decariano" dell'alta Irpinia "in faccia" a De Caro la scorsa Estate "Vinceremo o avremo il 20, il 30, il 40%; se opposizione sarà la faremo con dignità, idee e proposte", questo era un ragionamento logico o più logico. Domanda. Se la sola area "decariana" ha oltre il 30% come qualcuno di parte sostiene, perchè, in coppia con De Luca non va a "battagliare"? In nome della Legalità, della Trasparenza prima di tutto, qualche "decariano" dice. Sembra che il PD sia nato un anno e mezzo fa. Nessuno ha la verità in tasca ma qualcuno crede di averla. Notiamo e facciamo notare che l'ex Senatore, Enzo De Luca in "casa" dei "decariani" ancora non ci è andato.

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