La Legislatura numero XVIII, nata il 23 Marzo con la prima riuione a Camere congiunte, non ha ancora il suo Governo. Il centrodestra che ha vinto le elezioni, quale coalizione, raggiungendo il 37% sembra fuori dai giochi, anche perchè a quanto sembrerebbe, con le ultime dichiarzioni del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, le distanze già "marcate" durante la campagna elettorale oltre che negli anni precedenti sono andate ad "acuirsi" negli ultimi giorni. Quello che sembrava essere possibile, era un accordo tra i "pentastellati" e la sola Lega di Matteo Salvini ma qualcosa si è inceppato. Pare che Berlusconi abbia messo sull'attenti il leghistaanche se nelle ultime ore ci sono segnali di "ribellione". E' risaputo che l'ex Premier non disdegnava un accordo col PD ma la Lega è stata proprio contraria. Veti a vicenda che hanno portato ad "esplorare" la possibilità di un accordo (forma e modo, eventualmente lo vedremo) tra il Movimento ed il PD. Luigi Di Maio auspica che si realizzi perchè in questo modo vedrebbe aprirsi le porte di Palazzo Chigi. Il Segretario-Reggente dei dem, Maurizio Martina ha aperto a questa possibilità e nelle prossime ore si capirà meglio. Se dovesse concrettizzarsi tale accordo, allora sarà ancora più evidente la "spaccatura" tra l'ex, 2 volte Sgretario, Renzi e Martina, firmatario della mozione congressuale che vinse il Congresso del 30 Aprile scorso, un anno fa. Renzi non vuole questo accordo. Se quindi dovesse esserci l'intesa M5S-PD, vedremo con che numeri si farà e quindi se conterà ancora il toscano, ex premier, in questo PD "massacrato" dal voto del 4 Marzo.

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali