"Non voglio vedere De Mita nel PD e non lo voglio candidato Sindaco o che detti il nome. Non voglio che la D'Amelio gli prepari il terreno". E' "asprissima" Domenica Chiuso militante nell'area "decariana" del PD irpino su "voci" che in verità abbiamo raccolto già raccolto ben prima del votoalle Politiche del 4 Marzo (sempre dalla stesa parte; leggi qui, era il 29 Gennaio: Politiche e Congresso PD; Un socialista doc: E se De Mita entrasse nel PD?). Il PD attraversa un lungo "travaglio" ed il Congresso ne è il "culmine" ma che ancora non  ha la parola "fine". Un'Assise che ha portato alla elezione di Giuseppe Di Gugliemo che però viene contrastata duramente così come tutto il "processo di avvicinamento".

La sociologa confida che il PD nazionale lo annulli, nella "seduta" del 2 Maggio. "Un Congresso da annullare perchè ho visto gente con i cateteri e con l'ossigeno portati a votare" ci dice la giovane decariana "impegnata ed appassionata" ma a noi, questo non sembra un motivo di annullamento, anzi è da apprezzare, se veramente ci fossero stati soggetti "debilitati" che si son fatti forza e coraggio andando ad espletare il voto legittimo cose che non hanno fatto i "decariani e deluchiani". Abbiamo chiesto: Se il Congresso è ancora "sub iudice" perchè è stata convocata l'Assemblea provinciale, per il 5? Chi l'ha indetta sa qualcosa in più? "Io ho la sensazione che verrà annullato". Una donna, la D'Amelio, che oggi dichiara  l'unico suo obiettivo è avere prima il provinciale e poi fare il congresso cittadino quando qualche anno fa ha mandato all'aria tre mesi del nostro lavoro di commissione di cui io stessa facevo parte per la richiesta di fare un aumento aumento per l'unico articolo per il quale io mi ero battuta. È colpa sua se non abbiamo fatto il cittadino allora". Potrebbe esserci un accordo e siglare la pace evitando l'annullamento, se ce ne fossero motivi? "A noi non interessano poltrone a via Tagliamento. Non interessa la strumentalizzazione delle tessere (ndr, le tessere bocciate sono quelle decariane e deluchiane, però). Interessa fare uscire il PD dalla crisi e liberarsi del vecchio. Sul Congresso, noi abbiamo chiaramente dissentito, astenendoci e quei pochi che si sono recati al seggio non hanno votato".

Siete i depositari della verità? I "diguglielmiani" dicono che le operazioni di voto si sono svolte regolarmente consentendo a tutti di esprimerci anche se non hanno offerto cosa d'aragosta e caffè. "Ognuno dice la propria".

Questo è il problema del PD; parlano in troppi (anche se nell'area decariana le voci sono poche e spesso non allineate il che non è un male ma forse bisognerebbe prenderne atto che, nella stessa area decariana, non c'è unanimità ma nemmeno unità, per citare una espressione cara all'allenatore beneventano)...: "Non vogliamo conte prima delle Amministrative e non vogliamo che la parte "brutta" (politicamente parlando, si intende) detti il nome del candidato Sindaco. Ho una certezza: Io non amo la D'Amelio, non la voglio e non voglio De Mita "generale". La nostra non è mancanza di resposabilità ma effettiva volontà di ambiamento. Io il nuschese nel PD proprio non lo voglio. Ribadisco non voglio che suggerisca il nome del candidato Sindaco PD ad Avellino. Chi ha vinto il Congresso o meglio crede di averlo vinto, vuole agevolarlo. Io voglio azzerarli. Non siamo ribelli ma lottiamo per una giusta causa. Non voglio la colonizzazione di De Mita, zio o nipoteche sia".

Ci dica dell'alleanza con De Luca, piuttosto improvvisa? "Tutti fanno finta di dimenticare che Del Basso De Caro è l'unico parlamentare irpino del PD" ma su questa cosa "fermiamo" subito la "giovane" sottolineando che Del Basso De Caro, al massimo potrà essere un riferimento del PD irpino, di una parte ma non è il pd irpino; è un "tesserato" della Federazione sannita; questa è una cosa che i decariani d'Irpinia sembra la dimentichino o non l'abbiamo mai fatta prorpia; "Certo ha ragione, è l'unico parlamentare PD nel nostro, colegio Irpinia-Sannio ed è con lui che respiriamo il cambiamento. Quanto all'alleanza con De Luca, non conosco tutte le dinamiche ma è lui che è venuto da noi"; De Luca è venuto da voi ma il candidato è un "deluchiano" della prima ora? Come mai non è stato condiviso Gaetano Bevere, indicato da voi a Settembre dello scorso anno, visto che ne facevate una "questione di linearità, quasi un punto d'onore il continuare sul quel nome"? Su questo la giovane politica, donna che lavora ed è impegnata socialmente, una "crocerossina" ci risponde con il suo "marchio di fabbrica", un sorriso illuminante....

Buttiamo un "occhio" sulla Città: Quale candidato Sindaco non sarebbe bene virare su una donna? Una "idea rosa" che dovrebbero valutare tutti gli schieramenti. "Sono pienamente d'accordo. Non vogliono capire che per provare a vincere le elezioni bisognerà tirare fuori il coniglio dal cilindro e puntare su una donna intelligente, impegnata e trasversale costituirebbe un possibilità concreta per provare a ribaltare il pronostico". Da queste sue parole è evidente che, a differenza de "folgorati" decariani, "ammiratori" di Foti all'improvviso, lei non perde il contatto dalla realtà, ovvero che questa amministrazione ha scavato un solco difficile da colmare con l'elettorato tutto e con il proprio ancor di più paradossalmente. Abbiamo chiesto alla Chiuso, in chiusura. Mancino che ha di diverso da De Mita? Democristiani entrambi, il primo che a differenza del secondo, Ciriaco, non si proprio mai iscritto al PD (se non erro): "Su questo non me la sento di esprimermi". 

Una "bella chiacchierata" con Mimma Chiuso, in realtà molto meno "istituzionale e fuori dagli schemi"del riportato ma che con le parole ed i silenzi ha illuminato molto sul quadro politico del PD, dell'area che fa riferimento parlamentare sannita e sulla Città. Sono queste le espressioni che devono conquistarsi sempre più spazio ed essere consentito lo di farlo, anzi, aiutarle ad emergere invece di restare immersi nella propria inutile e dannosa arroganza politica.