Le Amministrative sono alle porte e ad Avellino la "paura" tra le fila del PD è a "90". Il Partito è spaccato in due "tronconi", quello che fa riferimento all'area di Rosetta D'Amelio vicinissima al Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (nonostante qualche "frizione" sotterranea durante la preparazione delle liste per le Politiche del 4 Marzo) ivi compreso, almeno al momento Gianluca Festa (area corposa) e quella, dall'altro larto di Enzo De Luca. Vi è un'altra area, quella di Livio Petitto, si Petitto, il Presidente del Consiglio comunale che ha molto consensoin Città (ma da verificare dopo questi cinque anni di amministrazione Foti, adetta di tantissimi, non certo la migliore delle ultime, sostenuta nell'ultimo periodo dalla sua area decariana ma con molte inconguità). Parliamo di "area Petitto" perche il "decarianismo", se esiste, non ha presa, a quanto pare, visto le spaccature interne ed il tentare di "rifugiarsi" da De Luca, ex Senatore nella fase interminabile del Congresso; questo costituirebbe la "prova". Sia i "decariani" che i "deluchiani" si appellano a Nicola Mancino, ex Presidente del Senato e Ministro dell'Interno affinchè si adoperi per arrivare a mediare tra le parti ed arrivare ad una unità, che in realtà sarebbe solo apparente. Mancino, sembra abbia detto che può dare solo consigli. Noi lo abbiamo visto partecipare ad incontri dell'area vicina al sannita Umberto Del Basso De Caro quindi, di fatto, ha preso, da tempo, una posizione nella "faida". Si può dire che è "super partes" tra i "suoi" decariani e la D'Amelio con Festa? Crediamo evidente il no. Ha, ad esempio, fatto una telefonata, o la farà, a Rosetta D'Amelio la quale è una "istituzione", essendo la Presidente del Consiglio regionale? Ha mai partecipato ad un incontro della sua area? Ha telefonato, telefonerà a Gianluca Festa, che qualcuno ritiene "politicamente discolo", per cercare di capire se è possibile costruire una "alleanza interna" (paradossale dirla così ma tant'è)? Se questo non vi è stato o sarà nelle ultime ore non certo potrà essere visto come un "adoperarsi" per tutti ed il "bene" di tutti, o no? Si "mormora" invece, di telefonate (alle quali sarebbe "pregato") con il Governatore Vincenzo De Luca. E' vero? Non sarebbe questo il tentativo di "scavalcare" la D'Amelio e Festa, quindi la dimostrazione del non equilibrio istituzionale e politico? Dai "decariani", inoltre ed infine, vorremmo capire perchè Mancino si e Ciriaco De Mita e Giuseppe De Mita no?

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