Avellino. Domenica 24 Giugno si vota per il turno di ballottaggio e quindi per la scelta del Sindaco che amministrerà la Città. Dopo il voto del 10 Giugno che ha decretato il "primo posto" a Nello Pizza candidato di una coalizione che comprende il PD ufficiale, "vari e variegati" pezzi dem, Articolo Uno - Democratici e Progressisti di Francesco Todisco nell'Assise dell'Ente Regione Campania e l'area popolare del Consigliere regionale Maurizio Petracca espressione vicinissima a Ciriaco De Mita ed il nipote Giuseppe con il "secondo posto" a Vincenzo Ciampi del Movimento 5 Stelle appoggiato anche da Luca Cipriano, Sabino Morano e Costantino "Dino" Preziosi. Fonti interne al PD ufficiale ci dicono che a preoccupare è il voto dei giovani che sembrano confermarsi distanti, come è accaduto al partito nazionale. I "giovani" non fanno stare tranquilli il PD e la coalizione in quanto si "teme" l'espressione, magari non in massa, del dissenso manifestato alle Politiche del 4 Marzo dove i pentastellati hanno fatto il pieno. I Dem stanno provando a porre argine ma le continue lotte interne non si sono placate e non si placano neanche in vista del traguardo. Le vicende congressuali (Giuseppe Di Guglielmo, è il Segretario provinciale, un giovane che si sta dando molto da fare per recuperare il gap ma il tempo è stato ristretto e come qualche settimana fa ebbe a dire, a lui non possono essere intestati i meriti di una eventuale vittoria ma tantomeno i demeriti di una eventuale sconfitta) si trascinano ancora ed anche la chiusura della campagna elettorale potrebbe essere interpretata come la "demarcazione" di una differenza, di una battaglia interna che, anche in questo mese, ha avuto "picchi" eclatanti come l'abbandono della sala, nel corso della presentazione della lista da parte di qualche "irpino-sannita". Infatti, in Città, Giovedì ci sarà il Reggente nazionale Maurizio Martina mentre Venerdì l'ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ora "semplice"parlamentare, Graziano Delrio al quale sono vicini i "decariani" che "partono" da Livio Petitto. Potrebbe sembrare che i "decariani" abbiano voluto metterci il "cappello" su questa fine "campagna". Tornando al voto di 8 giorni fa, la differenza di una decina di punti percentuali tra le preferenze alle liste di Pizza ed allo stesso candidato Sindaco, "scartato"  con il voto disgiunto dimostrano, non tanto un "non riconoscersi" nell'Avvocato penalista ma nella stessa coalizione, anche se apparentemente potrebbe sembrare un paradosso. Il voto, si sa nei piccoli centri, con tante liste, è molto legato ad amicizie e parentele (non parliamo di voto di scambio o clientelare, ce ne guardiamo bene dal farlo) e per questo non scegliere Pizza Sindaco ma un altro o astenersi viene interpretato come sinonimo di malessere. Il voto alle singole liste[.u] dimostra che il PD è in tendenza con il "gradimento nazionale", 16% con 5241 voti con a seguire la lista di Gianluca Festa, PD "DavVero" con il 9,71, 3056; la prima lista "demitiana" - "Avellino è popolare", 7,02 - 2211;  Insieme Protagonisti "acrivibile" ad Angelo Antonio D'Agostino, 5,68 - 1787; l'atra lista petracchiana-demitiana, "Avellino Rinasce", 4,97 - 1565; "Avellino Libera è Progressistra" riconducibile a Todisco, 4,64 - 1461 ed in ultimo la lista di Ettore Iacovacci vicino al PD ma Sindacalista UGL, "Avellino Democratica", 4,54 - 1430. Nella lista PD è andato fortissimo Petitto ma Festa è la seconda forza con i demitiani che non staranno certo a guardare. Anche su questo hanno parlato le nostre fonti. L'eventuale vittoria di Pizza si scontrerebbe immediatamente con la scelta del Vicesindaco (ma Pizza non dichiara di aver già scelto la Giunta?). Ci viene riferito che i nomi maggiormente in auge sono quello del demitiano Nicola Giordano, "ricco" di consensi, il quale sarebbe stato anche tra quelli che più avrebbe influenzato l'indicazione di Pizza a candidato Sindaco. I due sarebbero molto vicini. L'altro nome è quello della Enza Ambrosone, PD - decariana. Scelta ardua ma che se dovesse ricadere sulla ex scudocrociato, sopraggiunta nel PD a sostegno di Paolo Foti a metà della scorsa consiliatura (un sostegno non certamente ferreo all'inizio, anzi, la lettera a Matteo Renzi allora Segretario nazionale con la quale si chiedeva, sostanzialmente la "destituzione" del Sindaco - come potesse farlo unSegretario non si sa - per non far implodere il partito, è diventata una decariana al fianco dell'oramai ex primo cittadino) provocherebbe ancora più problemi nel "gruppo" già "tri-fazionato": Lasciando stare i "ricordi" dei quali i cittadini-elettori dovrebbero sempre avere buona memoria aggiungiamo che ci è stato riportato che Petitto, ex Presidente del Consiglio comunale, il quale ha riportato oltre 1100 preferenze non vorrebbe riassumere quello stesso ruolo e forse neanche in Giunta; ci viene detto che ambirebbe ad un ruolo politico, strettamente politico, come quello di capogruppo e questo anche in vista delle regionali, delle candidature per le quali anche Davvero correrebbe e non si escludono, al momento, varie ipotesi, dentro e fuori il partito. Bene, chiediamo: Petitto ha sicuramente la maggiore forza "contrattuale" e sarà lui a determinare, di fatto gli eventi. Riteniamo che il ruolo di vicesindaco e di capogruppo PD non possa andare a due decariani senza contare che sarebbe il capogruppo del PD di Di Guglielmo, quindi della Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale, di Vincenzo De Luca, Governatore (per estendere e far capire quanto sono "forti" le distanze. Con un pò di ironia: Qualche esponente PD potrebbe augurarsi la vittoria di Ciampi perchè eviterebbe tutti questi problemi all'interno del gruppo consiliare e del partito?

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