Avellino. C'era un pò tutto lo stato maggiore del PD, anche quelli che soffrono mal di pancia, all'incontro con il Segretario - Reggente del "nazionale", Maurizio Martina, il quale è venuto a tirare la volata a Nello Pizza (un non tesserato, espressione dem, Articolo Uno - Democratici e Progressisti, popolari demitiani e raggruppamenti interni allo stesso pd) che nel ballottaggio di Domenica prossima si "giocherà" la poltrona di Sindaco con il candidato del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi. Martina ha messo in evidenza come, dopo l'affermazione schiacciante al primo turno nulla è stato conquistato. Il secondo turno è tutta un'altra sfida perchè ha dinamiche diverse, particolari, imprevedibili. Si parte alla pari e per questo bisogna compiere in questi ultimi giorni lo sforzo finale, serrare le fila per vincere. Martina tocca anche le vicende politiche nazionali attaccando soprattutto il vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'Interno, esponente della Lega, Matteo Salvini il quale è "reo" di fare una politica sondaggio alla mano, populista e lontana dalle esigenze del Paese tutta basata, ad ora, sugli immigrati, sul respingere navi come l'Acquarius. Un agire che, secondo Martina, è dettato dalla bramosia di crescere nelle intenzioni di voto degli italiani ma la campagna elettorale è terminata. Un ruolo, quello di capo del Viminale che ha magistralmente interpretato, col massimo rispetto e rigore, Nicola Mancino seduto davanti a lui, al quale ha rivolto un caloroso saluto. Martina ne ha anche per il pezzo maggioritario dell'allenza di Governo, gialloverde, il Movimento 5 Stelle, definito sostanzialmente un partito di destra, anch'esso come quello leghista. Un Governo basato su proposte, secondo Martina, non realizzabili. Un Esecutivo a trazione leghista che rischia di "dimenticare" il Sud e le premesse in questo senso, vedi le ipotesi, che pur si sentono, nefaste sulla stazione dell'Alta Capacità, Hirpinia. Per Martina il centrosinistra deve ripartire subito e deve farlo sin da questo voto amministrativo e quella, della coalizione irpina può essere un esempio dal quale ripartire. A precedere il Segretario, il candidato Sindaco, Pizza il quale è stato molto "asciutto" ma ha ribadito che Avellino va amata per essere ricostruita. Per dirla come i tifosi interisti, amala. Ha "aperto" il Segretario del PD irpino, Giuseppe Di Gugliemo al quale va il grosso merito di aver dato al partito la possibilità di correre con il proprio simbolo. Il Segretario che sta mettendo in campo ogni forma di dialogo per riannodare le anime sfilacciate che hanno contraddistinto gli ultimi anni. Di Guglielmo ha incitato tutti a fare la propria parte in questo scorcio di partita per non consegnare la Città ad una alleanza che avrebbe, col Governo il filo conduttore di una destra lontanissama dalla cultura avellinese. In prima fila Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale della Campania ed in seconda Umberto Del Basso De Caro. Folta la platea, tra i quali l'ex Senatore Enzo De Luca, Ivo Capone che torna animato da tanto entusiasmo e voglia di fare tra i banchi dell'Assise municipale, Salvatore Cucciniello, Bruno Gambardella ma anche Teresa Mele, Assessore uscente non ricandidatasi e Livio Petitto. Un pezzo del nuovo e vecchio Consiglio che ha in una "intersezione" la continuità con Paolo Foti, uscente. Presente anche Pasquale Giuditta, Sindaco di Summonte, "passato" per salutare il "suo" Ministro, all'epoca recente del ruolo di Dirigente alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

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