Avellino. Vincenzo Ciampi del Movimento 5 Stelle, sembra già potersi dire con certezza è il nuovo Sindaco di Avellino. Si avvia ad esserlo con una percentuale che annichilisce Nello Pizza, che in tanti facevano a gara per "intestarselo" quale candidato. Di certo, la sconfitta politica è, tra gli altri, anche di Nicola Mancino, che non si capisce bene perchè, negli ultimi mesi sia sceso in campo al fianco di Umberto Del Basso De Caro, PD, un sannita eletto in Parlamento (parlamentare semplice) anche nel collegio irpino, nella "battaglia" per il Congresso provinciale dei "dem" e nella scelta del candidato Sindaco (a noi di Cinquerighe, una gentile signora ha detto di essere stata presente nel momento della scelta del penalista e che lo "intesterebbe", appunto, anche all'area decariana, cosa, tra l'altro evidenziata in più occasioni, quindi non si sfilino ora). Chi nel PD si è reso protagonista di una "guerra snervante" si assuma ora la responsabilità. Il "boom" di preferenze da parte di un paio di candidati, sono "personali" e non di area, area decariana (se ancora esiste, rispetto ad un anno fa sembra conti 1/5  in meno) che deve, più che analizzare bene, prendere coscienza del fatto che invece di costruire, in questi 18 mesi, un partito, lo hanno indebolito, presa di coscienza che devono assumere insieme a quella dell'ex Senatore Enzo De Luca, altro "supersconfitto". Qualcuno potrà dire: "ma l'area della Rosetta D'Amelio riferita al Governatore Vincenzo De Luca ha ugualmente delle responsabilità?". Ne avrà avute ma certamente in maniera minima rispetto a chi veniva ritenuto essere il "padrone politico" di Avellino. Il fallimento politico è di chi ha governato in questi 5 anni (gran parte ricandidati), di chi come l'ex Senatore o i decariani avevano più "peso" in Città, di chi "ritirò" le Primarie per la scorsa consiliatura, responsabilità PD, di chi non ha saputo ascoltare ed edificare. Detto questo, il Movimento 5 Stelle ha "meritato" la vittoria e lo ha fatto basandosi su una "offerta" che andrebbe a tagliare i ponti con il passato. Quanto al "collegamento" col Governo nazionale, M5S-Lega, il risultato avrà avuto una qualche "Influenza" ma a pesare è stata la voglia di "spazzare" via la politica dei "vecchi", da De Luca, a De Caro ai "demitiani". L'abbraccio Mancino-De Mita ha "stritolato" il centrosinitra. 

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